Editoriali / Merate e Casatese
Giovedì 27 Febbraio 2014
Verderio, alla Ferrari
In 70 senza stipendio
Esplode la rabbia dei lavoratori in cassa integrazione vittime di una complicazione burocratica
L’azienda non ha depositato i documenti all’Inps per i pagamenti: «Una vicenda davvero insopportabile e non comprensibile»
Sette mesi senza un soldo, ora scatta la rabbia dei settanta lavoratori della Agostino Ferrari, “ostaggio” di una complicazione burocratica.
A causa della grave crisi finanziaria che ha colpito la loro azienda, la Agostino Ferrari, leader nella produzione di cerniere per mobili, per i lavoratori coinvolti non era stato possibile ricevere alcun anticipo economico della cassa integrazione e così avevano dovuto attendere pazientemente l’approvazione al ministero del Lavoro dell’ammortizzatore sociale. Il nulla osta è arrivato dopo sei mesi, ma la proprietà non ha tempestivamente depositato i documenti necessari all’Inps per effettuare i pagamenti: «Una vicenda davvero insopportabile e non comprensibile - spiega Pierangelo Arnoldi della Fim Cisl - il decreto ministeriale è stato firmato lo scorso 13 gennaio e se l’azienda avesse immediatamente portato i documenti all’Inps di Lecco, già dal giorno successivo gli ammortizzatori sociali sarebbero stati pagati ai dipendenti. Mentre ad oggi l’Inps non ha ancora ricevuto dall’azienda la documentazione necessaria per liquidare gli assegni della cassa integrazione. I ritardi e le mancanze si ripercuotono su settanta persone che da luglio non percepiscono più un centesimo, su famiglie fortemente in difficoltà che da oltre un mese stanno aspettando i soldi dall’Inps.
Molti sono in arretrato con l’affitto di casa, le bollette e le rate del mutuo». La proprietà dice di aver inviato i documenti lo scorso venerdì, ma tant’è i pagamenti restano congelati: «La gente è davvero esasperata», commenta il sindacalista.
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