Traffico migranti e armi: fermato kosovaro che viveva a Delebio

L’operazione dei carabinieri è scattata questa mattina all’alba

SONDRIO

I Carabinieri di Palermo hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 17 persone. Sono ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere transnazionale, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al traffico di armi da guerra e al riciclaggio di diamanti, oro e denaro contante. La struttura criminale, che faceva capo ad indagati residenti a Palermo, ha sviluppato la sua operatività anche nelle provincie di Sondrio, Como, Pordenone e Siena, nonchè in Svizzera, Germania, Macedonia e Kosovo.
Le indagini hanno consentito di far emergere l’esistenza e la piena operatività di due distinte strutture criminali, finalizzate al favoreggiamento dell’ingresso clandestino in territorio nazionale e in altri paesi dell’Unione Europea, di un numero indeterminato di persone, alcuni dei quali identificati, tutti provenienti dall’area balcanica, in cambio di denaro.
La prima, diretta da un gruppo di kosovari, alcuni dei quali stanziali in Italia (nelle province di Como e Sondrio) e altri in Svizzera, mentre la nascita della seconda è stata documentata «in diretta» dalle indagini.
Le persone fermate nell’ambito dell’indagine su traffico di migranti e armi, sono: Xhemshit Vershevci, 48 anni, nato a Sllkoc (Kosovo) e che aveva come base d’appoggio sul territorio nazionale Delebio; Fatmir Ljatifi, 47 anni, Macedone; Franco Mapelli, 48 anni, di Como; Tiziano Moreno Mapelli, 52 anni, di Bellano (Como); Giuseppe Giangrosso, 61 anni di Roccamena; Francesco Tinnirello, 55 anni di Palermo; Salvatore Morello, 31 anni, nato a Palermo e residente a Bolognetta; Gabriele Torres, 20 anni di Palermo; Dario Vitellaro, 44 anni di Palermo; Luan Dobjani, 35 anni, albanese.

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