Editoriali / Valchiavenna
Domenica 19 Agosto 2018
Skyrace da urlo, tra record e applausi
Gli atleti della Valetudo-Serim non hanno avuto rivali: primo e secondo posto per Simukeka e Kiyaka. Nel femminile la ruandese Primitive Niyirora ha fatto registrare il miglior tempo di sempre a San Giacomo Filippo
Tutto come previsto sia nella sfida maschile, sia in quella femminile.
E nella gara in rosa c’è stato anche il record del percorso. Gli atleti della Valetudo-Serim non hanno avuto rivali nell’ottava edizione della Valchiavenna skyrace.
Sui sentieri della valle del Truzzo il ruandese Jean Baptiste Simukeka (primo) e il keniano Dennis Kiyaka (secondo) hanno fatto il vuoto nella prova degli uomini sin dai primi chilometri, mentre la ruandese Primitive Niyirora ha staccato tutte le avversarie già in salita.
Kiyaka è partito forte, ha accumulato un minuto di vantaggio ed è passato per primo al Gpm del Truzzo, staccando di 15” il compagno di squadra Simukeka. Nel frattempo uno dei possibili protagonisti, il vincitore dell’edizione del 2017 Luca Carrara, si è ritirato dopo pochissimi chilometri: per i runner africani è svanita un’altra fonte di preoccupazione. Poi Simukeka, al termine delle salite più dure, ha superato il compagno-rivale. Non si è più fermato e il suo vantaggio è cresciuto chilometro dopo chilometro. Lungo le discese ha accelerato e ha tagliato il traguardo di San Bernardo in 2.04.34. Successo sì, ma niente record del percorso. Simukeka ha impiegato, infatti, sei secondi più di Fabio Ruga, detentore del record grazie al 2.04.28 dell’edizione 2016. «Sono molto contento: la salita è stata durissima, poi sono riuscito a conquistare la prima posizione e l’ho difesa fino alla fine - ha commentato dopo l’arrivo -. Questa gara unisce splendidi passaggi a un tracciato molto tecnico: spero di potere tornare l’anno prossimo». Kiyaka è arrivato secondo al termine dei 21 chilometri di gara, con un buon 2.09.09. «La discesa, purtroppo, non è il mio forte, ma sono soddisfatto», ha assicurato dopo il traguardo. Terzo posto per Erik Panatti del Gp Valchiavenna, che ha chiuso in 2.13.02. «Sono molto contento della mia prova in salita, poi in discesa la stanchezza si è fatta sentire - ha spiegato -. Ma nel complesso va benissimo così». Il quarto posto è andato a Dario Rigonelli dell’Osa Valmadrera in 2.20.40. Quinta posizione per il valchiavennasco Dario Martocchi in 2.22.11, sesta per Luca Albini del Santi Nuova Olonio in 2.24.42 e settima per Andrea Grilli dei Falchi Lecco in 2.28.23. Michele Penone del Santi ha tagliato il traguardo di San Bernardo in 2.29.37 davanti a Claudio Tagliaferri della Polisportiva Pagnona (2.31.27) e Valentino Bedognetti (Gp Valchiavenna, 2.31.53).
Tra le donne Primitive Niyirora (Valetudo Serim) ha vinto con il tempo di 2.38.22: è il record femminile. La ruandese del 1994 ha fatto meglio di Elisa Buzzoni, abbattendo il vecchio primato di oltre due minuti. Un risultato straordinario, salutato dal pubblico valchiavennasco con un lunghissimo applauso. Secondo posto per Fabiana Rapezzi dell’Osa Valmadrera (2.47.21) e terza piazza per la colichese del Santi Lorenza Combi in 2.49.46. Quarta posizione per Sarah Palfrader dell’Atletica Alta Valtellina (2.50.15) e quinta per Elisa Pallini del Cortenova (2.52.09) davanti a Cristina Patti del Gp Valchiavenna (3.17.33).
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