Editoriali / Sondrio e cintura
Giovedì 22 Novembre 2018
Sgombero neve, appalti più ricchi
Summit in Prefettura per trovare una soluzione: sino ad ora non è stato possibile affidare il servizio. «Secam aumenterà gli importi a basi d’asta dei bandi del 10%». Sensibilizzate anche Confindustria e Confartigianato
Più soldi sul piatto per il servizio di sgombero neve in città e un’iniziativa da parte di Comune e Prefettura verso le associazioni di categoria, per segnalare «la situazione di criticità» riscontrata nel capoluogo e in altri Comuni.
Sono gli elementi principali emersi dall’incontro che nel tardo pomeriggio di ieri ha riunito a palazzo Muzio il prefetto Giuseppe Mario Scalia, il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini e i vertici di Secam, il presidente Alfio Sciaresa, l’amministratore delegato Gildo De Gianni e il direttore Andrea Mariani: obiettivo, fare il punto sul servizio di spazzamento delle strade, ancora senza padrone in città dopo le varie gare indette da Secam e andate deserte nelle scorse settimane.
Una situazione che peraltro non riguarda soltanto il territorio comunale di Sondrio, visto che hanno lo stesso problema anche il Comune di Berbenno, in parte Tirano e la Provincia.
L’incontro, spiegano Scalia e Scaramellini in una nota congiunta diffusa ieri sera, si è tenuto «in un clima costruttivo e sereno», con la partecipazione anche di alcuni tecnici del Comune e di Secam. L’azienda pubblica - che in città gestisce la partita dello sgombero neve per conto di palazzo Pretorio – come annunciato nei giorni scorsi è pronta a pubblicare una nuova procedura per l’affidamento del servizio, che contiene termini un po’ diversi rispetto alle precedenti gare, concluse con un nulla di fatto per nove degli undici lotti in cui è diviso il territorio comunale (otto in città, tre sulle frazioni).
«Secam ha comunicato che è già stata emessa una doppia gara che uscirà tra pochi giorni – spiegano infatti il prefetto e il sindaco nella nota -. Tale doppia gara prevederà gli importi a base d’asta maggiorati del 10% con possibilità di aggiudicazione anche senza ribasso». Le cifre in gioco, dunque, diventano più corpose rispetto ai bandi precedenti, per le sette aree della città e i due lotti sulle frazioni ancora scoperti: nelle ultime gare, ad esempio, per la zona del centro storico l’importo era di 54mila euro più Iva, i due lotti dell’area nord-est della città prevedevano basi d’asta da 35mila e 17mila euro, mentre nelle frazioni le cifre oscillavano dai novemila euro per Triasso e Sassella ai 33mila per la zona di Sant’Anna e Triangia. Nel frattempo Prefettura e Comune si attiveranno con un’iniziativa rivolta alle imprese del settore, hanno annunciato Scalia e Scaramellini al termine dell’incontro: «La criticità riscontrata a Sondrio pare essere comune anche ad altre realtà provinciali – scrivono ancora nella nota congiunta -. Al riguardo, il prefetto e il sindaco si impegnano a rappresentare alle associazioni di categoria, Confartigianato e Confindustria, la situazione di criticità registrata, auspicando che le ditte del territorio possano serenamente accogliere l’invito a partecipare alle gare imminenti per il bene della collettività. Tutto ciò si dimostra utile – conclude la nota congiunta – nell’ottica di tutelare e valorizzare in particolare le imprese del territorio».
Questione di pochi giorni, insomma, e poi si conoscerà l’esito delle nuove gare.
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