Editoriali / Valchiavenna
Martedì 25 Dicembre 2018
Rosa, smalto, canzoni. Esauditi tutti i desideri nella casa di riposo
Festa speciale coi “Nipoti di Babbo Natale”. Gli anziani ospiti della struttura chiavennasca avevano messo online i loro sogni. I doni sono arrivati da tutta Italia e persino dall’estero
Niente slitta trascinata dalle renne questa notte alla Casa di Riposo Città di Chiavenna: a portare i doni agli anziani ospiti della struttura ci hanno già pensato i “Nipoti di Babbo Natale”.
La Casa di Riposo chiavennasca ha aderito all’omonimo progetto promosso in ambito nazionale dall’associazione comasca “Un sorriso in più”. L’iniziativa nasce dalla proposta di una ragazza della Repubblica Ceca, Katerina Neumann, che ha voluto replicare in Italia un’iniziativa che nel suo Paese aveva registrato un enorme successo. Un progetto semplice ma ingegnoso e pieno di umanità. Gli anziani che vivono in strutture residenziali che hanno aderito al progetto hanno descritto un regalo che avrebbero voluto trovare sotto l’albero, senza alcuna restrizione al di fuori della concreta “fattibilità”. Il loro desiderio è stato pubblicato in forma anonima sul sito www.nipotidibabbonatale.it.
Desideri molto concreti, ma alcuni anche decisamente poetici. Scorrendo le pagine dei desideri chiunque poteva esaudire una delle richieste, che fosse un oggetto o una esperienza particolare. Fatta la scelta chi ha voluto contribuire è stato messo con la struttura ospitante per concordare le modalità di consegna, anche per posta, ma meglio di persona, di ciò che si è deciso di regalare. Un progetto molto semplice, ma così pieno di vita che la Fondazione “Casa di Riposo Città di Chiavenna e il suo personale l’hanno condiviso subito con entusiasmo.
E i regali sono arrivati, dalla sciarpa alle ciabatte, dal grembiule allo smalto per le unghie, dal cd con le canzoni di Claudio Villa alla crema per il viso, fino a una rosa e alla possibilità di accarezzare e nutrire un piccolo coniglietto. «Pensare al Natale come possibilità per gli anziani di poter esprimere un desiderio è parso da subito un concetto elementare ma nel contempo rivoluzionario – commenta il vice-presidente della Casa di Riposo Riccardo Gianera - . Può sembrare banale, ma per un anziano ospite di una struttura residenziale, in una fase della vita in cui sono principalmente altri a decidere per lui, riscoprire una dimensione di ascolto di sé e di legittimazione di un desiderio è qualcosa che può portare nuova linfa e nuova vita. Spesso gli anziani sono talmente isolati e chiusi in se stessi che perdono la capacità di sentire i propri bisogni o non trovano il modo per esprimerli. Il progetto ha riscosso successo ovunque e anche per gli Ospiti di via Raschi a Chiavenna le risposte sono state davvero sorprendenti. In meno di una settimana sono stati esauditi i desideri degli oltre 40 anziani partecipanti, con doni arrivati dalla Valchiavenna ma anche dal resto d’Italia e perfino dall’estero. Un segno tangibile che le sinergie virtuose sono possibili. La speranza è che questa esperienza possa ripetersi anche il prossimo Natale».
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