Editoriali / Valsassina
Venerdì 27 Giugno 2014
Provincia da rinnovare
Si vota a settembre: caos
Il termine di dicembre dava più agio e la speranza di una definizione più chiara di ruolo e competenze L’accusa dell’ex presidente Nava: «Per le scuole e le strade non ci sono soldi: si profilano gravi problemi»
Provincia in fibrillazione. La legge Delrio è stata aggiornata proprio l’altro giorno e il rinnovo del consiglio provinciale, pur essendo diventato di secondo livello (ovvero non verrà più scelto dai cittadini), è ormai alle porte: invece del 30 dicembre i sindaci (e i consiglieri) dovranno votare il nuovo consiglio (fatto di sindaci o di consiglieri) entro il 30 settembre.
Per di più le modalità di voto, i votanti, e anche i votati, non sono ancora chiari. Nel senso che non si sa come sarà rispettato il criterio di ponderalità tra gli 89 comuni lecchesi (dopo l’unione delle due Verderio). Ovvero: possibile che il voto del sindaco (o del suo consigliere appositamente delegato) di Lecco valga come il voto del sindaco di Morterone? La norma non è chiara anche se è certo che ci sarà un meccanismo di “peso” del voto commisurato alla grandezza del Comune coinvolto.
Inoltre: i sindaci sono quasi tutti Pd in provincia di Lecco. Sarà, dunque, un sindaco del Pd il prossimo presidente della Provincia?
Ma c’è di più, come ha spiegato ieri in conferenza stampa Daniele Nava, ex presidente provinciale e ora sottosegretario regionale alle Riforme Istituzionali e agli enti locali: «La riforma Delrio si presenta come foriera di gravi problemi per le pubbliche amministrazioni e i cittadini.Le competenze proprie della Provincia – ha spiegato Nava ai sindaci presenti ieri allo Ster di corso Promessi Sposi - sono rimaste quattro: edifici scolastici (scuole secondarie), manutenzione strade e lavori pubblici, pianificazione territoriale, e ambiente. Un’esclusività di competenze per le province lasciate però senza soldi. Se lo Stato non interverrà vorrà dire che i ragazzi resteranno al freddo nelle aule delle scuole superiori. I motociclisti cadranno nelle buche delle strade provinciali. E sul resto è ancora nebbia».
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