Editoriali
Sabato 13 Luglio 2019
«Province, cantieri a rischio
Rimediamo a questo disastro»
L’assessore Sertori: «Sono enti senza soldi, ma tanti oneri
Riforma Delrio da cancellare, bene il piano di 6 miliardi voluto da Salvini»
Nessun beneficio, nessun risparmio. Anzi, è stato ereditato un Paese “rotto”. «Il re è nudo. La tanto acclamata riforma Renzi-Delrio sulle Province ha avuto come unico effetto quello di mettere a repentaglio la manutenzione di strade, ponti, viadotti, gallerie e scuole provinciali, togliendo personale e competenze alle Province, ma moltiplicandone i costi. È tempo di una politica seria e di scelte coraggiose: ben venga che un Governo responsabile come quello attuale cerchi di mettere finalmente mano a una disastro provocato dal Partito Democratico di Renzi». Così l’assessore regionale con delega agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, ha commentato l’annuncio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di inserire nella prossima legge di bilancio un piano di 6 miliardi a favore delle piccole opere provinciali, presentato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Giovanni Tria.
«Le Province - ha continuato Sertori - gestiscono 5.700 scuole superiori, 130 mila km di strade provinciali e 40mila ponti. Ebbene, togliere risorse, personale e competenze a questo ente ha messo in difficoltà tutto il Paese e non ha fatto risparmiare nulla ai cittadini». Secondo Sertori «gli investimenti pubblici, se fatti in tempi celeri, hanno riscontri positivi e non è più tempo di fare della demagogia: con le finanziarie di Renzi i tributi provinciali, che non hanno mai smesso di pagare i cittadini, non restano sul territorio per le strade e le scuole, ma sono risucchiati dallo stato centrale. È quindi necessario portare le cose alla giusta misura e le risorse devono rimanere in Provincia o sui territori».
Inoltre l’assessore Sertori ha ribadito la necessità di ridare dignità a questo ente che è anche di rappresentanza dei territori: «Encomiabile è il lavoro straordinario e di assoluto volontariato fatto dai presidenti delle Province che, in questi anni scellerati, hanno assunto delle responsabilità incredibili. Se non hai risorse per mantenere le scuole e le strade, in caso di incidenti (come ad esempio quelli causati da buche o dovuti al crollo di soffitti) la responsabilità civile è del rappresentante legale dell’ente Provincia, ovvero del presidente, che qualcuno ha deciso si assumesse gratuitamente questi oneri, pur avendogli sottratto i soldi. Il 18 luglio, a Roma, è previsto in un convegno per approfondire il tema sulla inefficienza della gestione dei servizi pubblici e continuare con tenacia a semplificare il Paese, migliorare i servizi, presidiare il territorio», ha concluso Sertori.
Nei giorni scorsi è stata firmata un’intesa tra Regione Lombardia, Upl (Unione province lombarde) e Città metropolitana di Milano per il rilancio degli enti locali e per l’esercizio delle loro funzioni. Sertori in quella occasione ha ribadito ai presidenti delle Province lombarde il proprio impegno in relazione alla riforma delle Province che è all’ordine del giorno del tavolo nazionale coordinato dal sottosegretario al ministero dell’Interno Stefano Candiani.
«L’intento - ha aggiunto Sertori - è quello di potenziare e rafforzare le Province. Nella nostra prospettiva, infatti, le Regioni devono programmare e legiferare, mentre gli enti amministrativi sono le Province e i Comuni. Abbiamo definito e innescato un “progetto” di partecipazione attiva dei territori con l’obiettivo di andare a modificare una legge nazionale e andare oltre l’attuale legge Delrio che era stata pensata in attesa di una riforma nazionale che non è mai arrivata», ha concluso.
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