Ponte provvisorio di Villa di Tirano sotto sequestro: «Carenze sulla sicurezza»

L’Ats della Montagna ha disposto la misura per le condizioni di lavoro. Il direttore Viganò: «Contiamo che le misure minime vengano adottate entro la settimana»

Stop ai lavori di costruzione del ponte provvisorio sul fiume Adda lungo la strada della Ganda a Stazzona, frazione di Villa di Tirano. Martedì l’Ats della Montagna ha sequestrato il ponte, che una ditta bresciana sta costruendo per conto del Comune di Villa di Tirano, di fronte alla contrada di San Bernardo.
Il motivo del provvedimento, la cui istanza è stata trasmessa alla Procura di Sondrio per la convalida, è dovuta al fatto che «sono stati riscontrati aspetti carenti relativi alla sicurezza degli operai - fa sapere Giancarlo Viganò, direttore del Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats, il Dipartimento deputato alla sicurezza sui luoghi di lavoro -. Si lavorava, insomma, in modo non adeguato agli standard minimi richiesti. Si spera, già entro la fine della settimana, che il cantiere possa essere dissequestrato, una volta che verranno adeguati i dispositivi di sicurezza».
Il ponte, il cui costo è di 330mila euro a carico del Comune, servirà come collegamento fra la statale 38 del passo dello Stelvio e il centro di Villa di Tirano con le frazioni di Stazzona e Motta, durante i lavori di messa in sicurezza del ponte sulla provinciale 21 di Musciano chiuso per i lavori di consolidamento da parte della Provincia.
«Purtroppo questo problema porterà qualche giorno di ritardo nei lavori - afferma il sindaco di Villa, Franco Marantelli -, ma posso rassicurare sul fatto che le operazioni stanno comunque procedendo al di là della costruzione in sé del ponte».
Due sono le ditte che si stanno occupando dell’intervento, una locale (l’impresa De Campo) per le parti relative ai muri e una ditta di Brescia per quando riguarda il ponte. Ebbene anche ieri, ha assicurato il primo cittadino, si è comunque proceduto ai lavori alle ringhiere e di livellamento del piano strada-ponte. «Mi auguro - ha proseguito Marantelli che, nel giro di tre o quattro giorni, il ponte possa essere dissequestrato e procedere regolarmente per riuscire ad aprire la via alternativa entro la fine del mese».
Un auspicio condiviso dai cittadini, che oggi allungano da venti minuti a mezz’ora il raggiungimento di Villa e della statale 38, dovendo arrivare fino a Tirano. E lo sperano anche gli agricoltori proprio in questo momento di raccolta delle mele e dell’approssimarsi della vendemmia.
Per quanto riguarda, invece, il ponte di Stazzona, quello interessato dai lavori di consolidamento e messa in sicurezza del costo di 480mila euro a carico della Provincia di Sondrio, il capo cantiere e titolare della GG srl costruzioni di Rogolo, Andrea Boffini, che ha in appalto l’opera, è soddisfatto di come le operazioni stiano andando avanti nel rispetto della tempistica. Da contratto il ponte dovrebbe tornare percorribile entro marzo dell’anno prossimo.

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