Editoriali / Morbegno e bassa valle
Sabato 22 Settembre 2018
Ponte nel cielo, in fila per sognare
Taglio del nastro a Tartano: in 500 hanno voluto provare l’emozionante traversata - Un’opera da record
Renato Bertolini: «Sembrava una idea pazza e invece è nuova linfa per il rilancio turistico di questa vallata»
Sono stati gli anziani e i bambini della piccola scuola di Tartano a tagliare il nastro del Ponte nel Cielo che collega Campo Tartano alla località Frasnino, prima raggiungibile soltanto con una faticosa discesa e risalita sul versante opposto attraversando il torrente Tartano. Un’opera funzionale a raggiungere i 10 maggenghi e 2 alpeggi ma anche un punto di partenza per la rinascita turistica della valle, ideata, voluta e concretamente sostenuta prima di tutto dal Consorzio Pustaresc di miglioramento fondiario, costituito nel 2000 da 33 soci.
La passerella è larga un metro, si sviluppa su 234 metri di lunghezza e detiene il record europeo di altezza essendo sospesa a 140 metri sopra il torrente Tartano.
«L’idea è nata nell’estate del 2016 – ha raccontato il presidente del Consorzio, Renato Bertolini– nell’estate 2017 abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni e nella scorsa estate abbiamo realizzato i lavori che oggi inauguriamo con il primo passaggio sul ponte tibetano da cui si domina la Val Tartano, il maggengo di Frasnino, il Disgrazia e la Bassa Valtellina fino al Lago di Como. Con il Comune di Tartano e la Comunità montana stiamo lavorando per il recupero dei centri storici delle nostre contrade e con il Parco delle Orobie la prossima estate partiranno i lavori per il recupero dei pascoli. Abbiamo ricevuto il sostegno delle istituzioni, compresa la fondazione Cariplo che ha creduto a questa che sembrava un’idea pazza, ma abbiamo anche trovato il sostegno di 500 che hanno donato un asse di larice per il ponte. I “grazie” da dire sono tanti e vanno dai tecnici agli amministratori, l’impresa Htb che ha realizzato i lavori, tutti quelli che hanno sostenuto anche economicamente l’iniziativa. Il ringraziamento più importante va ai 200 che con coraggio continuano ad abitare la Val Tartano e a mantenerla così come oggi la possiamo mostrare a tutti».
«Fin dalle prime bozze di progetto abbiamo riconosciuto il valore che questa passerella ha per il richiamo turistico e le ricadute economiche sulla valle - ha sottolineato il sindaco Oscar Barbetta -. Gli uffici comunali hanno seguito e sostenuto l’intero iter rilasciando in un anno il permesso di costruire. Ci ha creduto anche la Comunità montana che saputo dell’idea si è fatta avanti per prima per sostenerne il finanziamento. Tartano è stato il primo dei Comuni del mandamento ad ottenere il contributo a fondo perso sul bando per l’attrattività della montagna proprio per il valore di questa iniziativa. L’auspicio è che questa sia una ripartenza per il nostro paese, per le attività locali e per i giovani».
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