Editoriali / Tirano e Alta valle
Giovedì 10 Maggio 2018
Pista d’atletica, il progetto torna a correre
Lo Stato ha concesso al Comune di prelevare 730mila euro per le scuole e l’impianto sportivo. Mascioni dall’opposizione: «Sia aperta a tutti», Spada replica: «Prima va riqualificata dopo anni di abbandono»
«Una pista di atletica per tutti, per le scuole innanzitutto, ma anche per tutte le associazioni che ne volessero fruire». È questa la richiesta che il capogruppo di minoranza consiliare “Progetto per Tirano”, Sergio Mascioni, ha rivolto al sindaco Franco Spada nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in occasione dell’approvazione della variazione di bilancio per l’esercizio 2018.
Come annunciato nelle scorse settimane, lo Stato ha riconosciuto al Comune di Tirano la possibilità di liberare dal patto di solidarietà nazionale verticale spazi finanziari per 730mila euro.
Fondi che l’amministrazione utilizzerà per l’edilizia sportiva e quella scolastica: nel primo caso si parla di 437mila euro che vengono destinati ai lavori di ripristino della funzionalità dello stadio di Tirano, o meglio della pista di atletica e degli spogliatoi. Nel secondo caso 180mila euro serviranno per i lavori di manutenzione straordinaria della scuola primaria di piazzale Credaro e 110mila euro per l’efficientamento energetico della scuola media Trombini.
«Il piano delle opere pubbliche è in costruzione in funzione degli spazi finanziari e dei trasferimenti di altri enti - ha spiegato il sindaco -. Con questa variazione incrementiamo la possibilità di spesa con l’iscrizione a bilancio delle due voci riguardanti la scuola e il campo sportivo».
«In particolare, l’intenzione è quella di sistemare la pista di atletica che da quarant’anni ormai è sterrata. Inoltre, andranno rifatte le guaine degli spogliatoi in cui ci sono infiltrazioni di acqua che rovinano impianti, infissi, sottopavimenti. Pensiamo anche a un intervento sulla parte elettrica con la sostituzione con nuove lampade a risparmio energetico».
Qui è intervenuto Mascioni. «Visto che in passato ci sono state parecchie polemiche con l’Us Tiranese per il rifacimento del manto del campo sportivo, vorrei sgombrare il campo da qualsiasi dubbio - ha affermato -: non parlo perché ce l’abbiamo con l’Us e con il suo presidente Paolo Oberti. Faccio un discorso più generale. Possiamo anche condividere l’idea di rifare la pista di atletica, anche se non la ritengo una priorità. Visto che però è l’amministrazione che decide, quello che ci interessa è il modello di gestione. Mi auguro che la pista abbia una funzione mandamentale e che tutti possano usarla, le scuole chiaramente, ma anche le associazioni nonché i giovani in generale».
Il sindaco Spada ha rassicurato: «Il campo sportivo è un bene di tutti, su cui però il Comune non ha messo un chiodo per anni. Dalle guaine perde acqua, la pista è in condizioni di degrado da decenni. È mio dovere intervenire. È anche una questione logica: se dovessi rifarla, costerebbe molto di più. È più facile e conveniente mantenere quello che c’è. Quanto alla richiesta di Mascioni, dico che se l’ente pubblico non fa manutenzione su una struttura comunale delle cui spese si sobbarca un’associazione, non si può pensare che questa struttura sia aperta a tutti. Se invece è il Comune a metterci mano, come deve, allora è naturale che l’impianto sia fruibile da tutta la collettività».
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