Editoriali / Circondario
Sabato 27 Settembre 2014
Pescate, «Paese paralizzato
Colpa del Ponte Vecchio»
Il sindaco De Capitani torna alla carica contro la nuova viabilità. «Con la ripresa delle scuole sotto l’assedio delle auto. Ma non importa a nessuno»
«Pescate, con la riapertura delle scuole, è tornato ad essere un paese sotto l’assedio delle auto, a causa della chiusura del Ponte Vecchio. Di questa situazione, però, nessuno si sta più occupando e noi siamo completamente abbandonati. È una vergogna».
A scagliarsi contro gli amministratori lecchesi di Comune e Provincia che hanno voce in capitolo in relazione alla vicenda del Ponte Visconti è il sindaco pescatese Dante De Capitani, già promotore nei mesi scorsi di forme di protesta simboliche (cortei e distribuzione di amaretti) che però non hanno sortito gli effetti sperati, ovvero l’individuazione di una soluzione in grado di alleggerire la pressione esercitata dal traffico sulla rete viabilistica di Pescate.
Ora che, dopo la pausa estiva, la ripresa di tutte le attività scolastiche e lavorative ha riportato la circolazione ai massimi livelli, il congestionamento è tornato a farsi notare e il primo cittadino, che non è disposto a sopportare la situazione ancora a lungo, passa all’attacco.
«Ormai da mesi la situazione del Ponte Vecchio è invariata. L’impatto causato dalla ripresa delle lezioni scolastiche si è fatto subito sentire, tanto che siamo tornati ad essere invasi dal traffico – ha affermato De Capitani -. Ormai c’è coda fissa, la mattina, per immettersi nel ponte e la situazione continua a peggiorare».
Il tutto mentre all’altezza del Ponte Vecchio nulla sembra muoversi. «Erano stati presi accordi chiari in sede di conferenza dei sindaci, alla presenza anche della Provincia: erano tutti d’accordo sull’istituzione del doppio senso a fasce orarie. Ma da qualche mese ormai tutto tace, c’è un immobilismo totale sia da parte del Comune di Lecco che da parte degli altri enti interessati. La viabilità è tornata caotica e nessuno prende in mano la situazione».
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