Editoriali / Sondrio e cintura
Venerdì 01 Marzo 2019
«Paghiamo il canone ma la Rai non si vede»
Proteste in Valmalenco
Da mesi disservizi per chi non ha la parabola
«Le immagini saltano e si bloccano in continuazione»
Sosio: «Bisognerà: bypassare l’antenna di Ponchiera»
L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partita di Coppa Italia tra Lazio e Milan di martedì scorso. In Valmalenco l’hanno vista solo coloro che hanno una parabola; chi ha il digitale terrestre ci ha provato ma poi ha desistito, scaricando la sua rabbia sui social network. Su Rai uno le immagini saltavano e si bloccavano in continuazione e lo schermo restava nero a lungo, prima che le azioni di gioco tornassero a fluire sullo schermo. Anche seguire la partita alla vecchia maniera - alla radio - era complicato: da Torre Santa Maria in su Radio uno rimaneva spesso in totale silenzio. E il paese, giustamente, si lamenta: «È tutto l’inverno che è così», scrive Italo sulla pagina Facebook “Sei della Valmalenco se”; «non sei il solo, non si vedono più nemmeno Dmax, Real time e Giallo», gli risponde Guido.
E mentre Nicoletta se la prende con la tv pubblica per non aver potuto seguire la partita del suo Milan, Simone si chiede «a chi compete la manutenzione dei ripetitori»; comprensibilmente, vorrebbe non pagare più pagare il canone ma Teo gli fa notare che in realtà «è una tassa sul solo possesso dell’apparecchio televisivo e quindi - volenti o nolenti - bisogna pagarla». Abbiamo chiamato lo 0694809596, il cosiddetto “Contact center tecnico” Rai a cui inoltrare reclami e segnalazioni: risponde una voce femminile e bastano un paio di secondi per capire che è soltanto un risponditore automatico. Terminata la conversazione - se così si può definire - il risultato è che a Chiesa “non risultano problemi aperti, ma verificheremo”. Siamo entrati nella “Live chat” del sito ufficiale Rai, www.raiway.it: è la versione on line del servizio telefonico e infatti, al termine della chat, il sistema risponde che “non risultano problemi”. Nel 2019 sembra proprio che un semplice cittadino non possa più parlare con un essere umano per segnalare un guasto a una emittente per la quale, di fatto, paga un “abbonamento”.
Le buone notizie sono arrivate nella serata di mercoledì, grazie a Sosio elettronica srl, un negozio storico di Chiesa che fino a una decina di anni fa aveva in carico la manutenzione dell’antenna di Primolo che permetteva la diffusione del segnale Rai in tutta la Valmalenco; oggi non se ne occupa più, ma Giovanni Sosio si è comunque dato da fare perché sa che i malenchi si rivolgono comunque al suo negozio quando hanno problemi di ricezione, e perché ha mantenuto i contatti con la tv pubblica: «i tecnici Rai sono a conoscenza del problema, è causato da alcune frequenze che disturbano quelle della tv di Stato - spiega -. Per risolvere definitivamente il problema bypasseranno l’antenna di Ponchiera trasmettendo il segnale da satellite; un’altra antenna penserà a riconvertirlo in digitale per renderlo fruibile a tutti. Entro la fine del 2019 o al più tardi a inizio 2020 tutto il bouquet televisivo della Rai sarà finalmente disponibile anche in Valmalenco».
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