Olimpiadi? Due gocce e strade ko
Avvisate gli atleti di partire prima

Ci sono quattro punti in città tutt’altro che cardinali. Nel senso che, nella viabilità lecchese, non sono certo degni della porpora. Si tratta in sostanza dell’accesso alla Lecco-Ballabio, dello svincolo di Suello, dell’ingresso in Super da via Moro e dal tratto di attraversamento in zona via Fiandra.

Tutti punti che vanno in crisi alla prima goccia di pioggia. In particolare, è scandaloso il tratto di Suello e Civate che precede e poi corre a lato della riva di Isella: proprio nei giorni scorsi, con la pioggia insistente ma non certo torrenziale, un professionista diretto in Tribunale per ragioni d’aula è stato costretto a immolare mezz’ora del suo tempo sull’altare delle pozze che si formano sulla carreggiata Nord. Dietrofront verso Annone e da lì al Barro. Il disagio si ripete puntualmente senza che a qualcuno venga in mente di andare oltre la famosa toppa peggio del buco. La voce dei sindaci interessati si fa sentire ormai da anni, ormai sempre più flebile essendo subentrata una sorta di rassegnazione.

Ora, alla vigilia della posa della prima pietra per il Quarto Ponte, viene naturale fare un sopralluogo ai disagi viabilistici e ci si accorge che da parte di Anas manca un’attenzione sistematica sulla manutenzione. A maggior ragione considerando che ogni intervento ritardato comporta una maggior spesa in futuro, e perpetua pure quell’insicurezza stradale chiamata in causa ad ogni incidente.

Sarà il caso che le istituzioni locali avvisino per tempo gli atleti coinvolti nelle Olimpiadi invernali del 2026. Se il cielo si fa plumbeo, meglio anticipare di una mezz’ora la partenza da Milano verso la Valtellina

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