Editoriali / Oggiono e Brianza
Giovedì 18 Settembre 2014
Oggiono, i bulli? Fuori
«A scuola non c’è posto»
Nel discorso inaugurale al Bachelet, il preside avverte i ragazzi: «Tolleranza zero»
E annuncia raffica di sospensioni pesantissime
«I bulletti di periferia verranno buttati fuori dalla scuola, senza mezze misure»: parola del preside; nel suo discorso inaugurale agli alunni, Sergio Gurrieri Lauria ha preannunciato la tolleranza zero dell’istituto “Bachelet”. «Al primo sentore, alla prima avvisaglia, scatteranno raffiche di sospensioni pesantissime: chi si rendesse responsabile di qualunque forma di sopruso – ha detto - qui non rimetterà più piede».
Nel mirino, specialmente le cosiddette discriminazioni di genere, cioè perlopiù dei maschi verso le femmine. «Guai a chi offende le compagne o le tratta con disprezzo, del tipo: tanto, sono femmine. A questi bulletti non converrà scoprire di che cosa sono capace: sono normalmente aperto al dialogo, comprensivo verso i giovani – ha detto il dirigente – ma temibile per chi commette qualunque forma di sopruso: questa è una scuola pubblica, che tutti hanno il diritto di poter frequentare serenamente per trarne il massimo profitto per la propria crescita, umana e culturale: alti, bassi, neri, gialli, maschi e femmine qui tutti sono uguali e non verrà tollerato chi agisca considerando gli altri diversamente. Non sono ammesse discriminazioni di alcun tipo: verso chi è più debole o balbetta, né verso i bidelli».
Il preside ha peraltro invitato pubblicamente chiunque si ritrovasse vittima di bullismo a «riferirne immediatamente, chiedendo un colloquio in dirigenza: la dignità della persona viene prima di ogni altra cosa e qui la difendiamo senza mezze misure. I bulli non ci servono: non sappiamo che cosa farcene – ha concluso Guerrieri Lauria – di chi schernisce i compagni o maltratta le femmine. Chi pensa di potersela prendere con chi è più piccolo o debole, vada al bar: qui vige il rispetto assoluto, di se stessi e degli altri».
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