Editoriali / Merate e Casatese
Venerdì 27 Dicembre 2013
Nei cinema il film noir
girato a Osnago da Virzì
Esce il 9 gennaio “Il capitale umano”, la pellicola con scene ambientate in Brianza: il nostro territorio viene dipinto come cupo e gelido pur restando perfettamente identificabile. Nella scena iniziale un ciclista viene investito sulla strada provinciale da un Suv
Va nelle sale il 9 di gennaio il film girato da Paolo Virzì a Osnago nei mesi scorsi.
Si tratta de “Il capitale umano”, tratto dall’omonimo romanzo dell’americano Stephen Amidon, che aveva ambientato la vicenda in Connecticut. Virzì invece la sposta in Brianza, dove disegna un thriller, un noir a tinte cupe, dove il nostro territorio viene dipinto come cupo e gelido pur restando perfettamente identificabile.
Il cast
Il cast è composto da: Valeria Bruni Tedeschi (Carla Bernaschi), Fabrizio Bentivoglio (Dino Ossola), Valeria Golino (Roberta Morelli), Fabrizio Gifuni (Giovanni Bernaschi), Luigi Lo Cascio (Donato Russomanno), Giovanni Anzaldo (Luca Ambrosini), Matilde Gioli (Serena Ossola), Guglielmo Pinelli (Massimiliano Bernaschi), Gigio Alberti (Giampi), Bebo Storti (L’ispettore), Vincent Nemeth (Avvocato Pierret), Pia Engleberth (Signora Ester) e Nicola Centonze (Jean-Philippe). Il film è una coproduzione italo-francese Indiana Production con Rai Cinema e Manny Films, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Virzì ne ha scritto anche la sceneggiatura, insieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo. La storia è divisa in tre capitoli, con diversi punti di vista, un’apertura ed un capitolo conclusivo. E proprio la scena iniziale è stata girata ad Osnago, quella dove un Suv investe un ciclista lungo una strada provinciale. Da qui si torna indietro per raccontare una storia che dura sei mesi e da tre punti di vista differenti, visto che l’investimento del ciclista è il nucleo centrale della trama, da cui dipendono i destini di tutti i personaggi. In questo film Virzì racconta dell’ingordigia dell’uomo, spietato e duro contro tutto e tutti, di un paese che va alla deriva, dove la morale si è persa e non ha più fondamenta.
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