Editoriali / Oggiono e Brianza
Giovedì 29 Agosto 2013
Molteno, che fine han fatto
le spoglie del soldato?
Giallo del monumento ai Caduti: l’ex sindaco Ferdinando De Capitani ha presentato un esposto in procura. Vuole vederci chiaro sul caso della salma del milite Carlo Brenna deposta il 24 gennaio 1924. «Non c’è più»
Lamagistratura viene chiamata in causa dall’ex sindaco Ferdinando De Capitani sulla misteriosa vicenda del milite non ignoto, ma del quale sembra ignorarsi la tomba. Alla Procura della Repubblica De Capitani denuncia: «Durante uno scavo intorno e sotto al monumento dei caduti, in preparazione al recente spostamento, due operai della ditta incaricata incidentalmente hanno urtato e rotto con la benna una grande cassa rivelando quelli che, vista la collocazione, potrebbero essere i resti del milite Carlo Brenna, deposti il 24 gennaio 1924; al fatto hanno assistito il titolare della ditta, dipendenti ed esponenti del Comune».
In seguito a un’interrogazione consiliare, emerge un verbale dove «si dichiara il ritrovamento di due separate piccole casse, integre e ben conservate mentre – denuncia De Capitani alla Procura - non si fa menzione della grande cassa». Alla vicenda si è interessato il ministero della Difesa: «Il colonnello Francesco Fiore – informa l’ex sindaco – ha interpellato il sindaco, secondo cui «i resti del milite Carlo Brenna sono stati ricollocati sotto il monumento ai caduti trasferito all’ingresso del cimitero, come da progetto». Ma non è vero secondo De Capitani: «Infatti, il verbale non menziona il ritrovamento né la rottura della grande cassa, fatto che per la sua rilevanza avrebbe dovuto essere indicato; per di più, la salma del milite Brenna non poteva essere contenuta in nessuna delle “piccole casse”; quanto al progetto, la dettagliatissima relazione tecnica non accenna mai a loculi o spazi per la sepoltura di caduti. Infine, collocare due casse sotto il monumento avrebbe richiesto molto più tempo dello spazio di un mattino». Conclusione: che fine ha fatto il milite?
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