Merate, «Inesperti ma nuovi»

I 5 Stelle pronti a governare

La squadra del movimento di Grillo si è presentata in piazza Prinetti dove ha distribuito volantini e registrato interviste dei cittadini per stilare un programma su misura delle esigenze della città

I progetto ha il titolo “È ora di cambiare. Diamoci da fare”. Il simbolo? il mulo

Merate

La prossima primavera, tra i gruppi candidati a guidare Palazzo Tettamanti ci sarà anche una lista del Movimento 5 Stelle.

Ieri, gli aderenti al gruppo di Merate, che da qualche settimana ha cominciato a riunirsi, si sono presentati in piazza Prinetti.

Hanno distribuito volantini e registrato interviste dei cittadini, da cui poi partiranno per stilare un programma il più possibile tagliato su misura delle esigenze della città.

«Ad oggi - ha spiegato Maria Stefanelli Il progetto ha un titolo che è - gli aderenti al gruppo meratese sono 34. La nostra idea è di scegliere tra queste persone quelle che entreranno a far parte di una lista che si candiderà a guidare la città».

Tra i pentastellati «non c’è nessuno che ha precedenti esperienze amministrative né che ha fatto parte di altri partiti, ma tutti noi abbiamo esperienze in vari settori e desideriamo mettere a disposizione di tutti queste capacità».

L’inesperienza, continua la Stefanelli, «non ci spaventa perché se dovessimo vincere, in municipio ci sono i funzionari che ci aiuteranno a far funzionare la macchina amministrativa».

Già pronto, in linea di massima, il programma di governo, anche se al momento non viene rivelato. «Lo faremo a tempo debito - assicura la Stefanelli - ma a queste prime idee ne aggiungeremo altre che emergeranno dalle interviste ai cittadini oppure dai suggerimenti che riceveremo sulla nostra pagina internet».

«Proprio per raccogliere queste idee - ha spiegato Leo Lungo - già da tempo stiamo raccogliendo interviste che saranno inserite nel progetto “È ora di cambiare. Diamoci da fare”. Lo scopo di queste interviste è sensibilizzare la cittadinanza a partecipare alla vita amministrativa. Ai cittadini chiediamo inoltre che cosa ritengono ci sia di bello nella loro città, che cosa non funziona e se hanno idee e progetti per migliorarla».

Entro il mese di ottobre, tutto il materiale raccolto dovrebbe confluire in un evento che servirà per pubblicizzare ancor di più il movimento .

«Quale simbolo della nostra lista abbiamo scelto il mulo - ha concluso Stefanelli, autrice tra l’altro del manifesto comparso le scorse settimane sui muri cittadini - perché è l’animale che meglio rappresenta la condizioni del lavoratore, che continua a essere sfruttato e che spesso deve dedicare la sua intera vita al lavoro».

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