Editoriali / Merate e Casatese
Lunedì 12 Agosto 2013
Lomagna, cassaforte smurata
Ma arrivano i carabinieri
Colpo in una villa di via Da Vinci. Se ne stanno andando con un bottino di circa 50mila euro in gioielli. I militari che stanno passando di lì trovano l’ingresso forzato e intervengono. Così la banda di tre italiani finisce in manette
Avevano smurato una cassaforte e se ne stavano andando con un bottino di circa 50 mila euro in gioielli quando sono arrivati i carabinieri che li hanno arrestati.
Al termine di un inseguimento, i militari della compagnia di Merate sono riusciti ad assicurare alla giustizia con l’accusa di furto in abitazione in concorso tre uomini.
Stamattina Domenico Arabia, 62 anni di Monza, Giovanni Ferrara, 63 anni di Bellusco e Saverio Lovecchio, 57 anni di Ronco Briantino, processati per direttissima in tribunale a Lecco sono stati condannati a un anno e due mesi ai domiciliari.
L’arresto dei tre uomini, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è avvenuto nel corso di un servizio di pattugliamento.
Domenica, attorno a mezzanotte, due militari stavano transitando in via Da Vinci quando la loro attenzione è stata attirata da strani rumori provenienti da una villa.
Trovata la porta di ingresso forzata e aperta, sono entrati. Seguendo le voci che provenivano da una stanza al piano terra, hanno continuato a ispezionare la villa finché si sono imbattuti in due uomini che, facendosi luce con torce elettriche, armeggiavano attorno a una cassaforte appena smurata.
Alla vista delle divise, i due ladri sono subito fuggiti. Arabia è stato però bloccato nel giardino, mentre l’altro è scappato con la refurtiva. Nelle ore successive, incrociando i dati del telefono del primo arrestato con il database delle sue frequentazioni, i militari hanno ipotizzato che il compare potesse essere Giovanni Ferrara.
Al terzo uomo, che faceva da palo, sono invece arrivati dopo avere controllato il numero di targa della Honda Civic notata fuori dalla villa.
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