Editoriali
Lunedì 17 Giugno 2013
L’intero “Ring” wagneriano
Sette giorni di fila alla Scala
Lunedì sera debutta l’opera con la direzione di Daniel Barenboim
Brunilde è Iréne Theorin, ma ci sono perplessità sul cast
Da lunedì sera il “Ring” completo alla Scala di Milano. L’intero “Ring” wagneriano in sette giorni e per due volte. L’ambizioso progetto è giunto dunque alla sua fase conclusiva. Da oggi, le quattro opere che compongono la monumentale Tetralogia di Richard Wagner - Das Rheingold, Die Walküre, Siegfried e Götterdämmerung - verranno eseguite , una dopo l’altra, al Teatro alla Scala di Milano per un totale di quindici ore di musica.
Lunedì 17, martedì 18, giovedì 20 e sabato 21 (con replica la settimana seguente), le volontà del compositore verranno rispettate, così come avvenne alla prima esecuzione integrale della Tetralogia nel nuovo Festspielhaus di Bayreuth, fra il 13 e il 17 agosto del 1876.
Quattro allestimenti diversi, diseguali forse nei risultati ma comunque interessanti, firmati dal regista Guy Cassiers, sotto la direzione di uno dei più celebrati interpreti di Wagner oggi, Daniel Barenboim.
Ovviamente, stante la difficoltà della realizzazione, il cast assemblato per l’occorrenza presenterà qualche debolezza, ma è da sottolineare che per il fenomenale ruolo di Brunilde la Scala potrà disporre dell’eccezionale voce di Iréne Theorin, commovente protagonista del “Crepuscolo degli dei” di un mese fa.
Dagli inizi del Novecento a oggi, la Scala ha allestito otto volte l’intero “Ring” wagneriano, L’ultima volta che è stato eseguito nella stessa settimana (sei giorni esattamente) fu nel 1938, direttore Clemens Krauss, con i complessi dell’Opera di Stato di Monaco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA