Editoriali / Lecco città
Venerdì 11 Luglio 2014
Lecco vende all’estero
E in Cina di più
Il nostro distretto metalmeccanico è tra i cinque che hanno segnato una crescita seppure contenuta
Un lieve 1,4% in totale, ma più 38,6% nel mercato orientale, in Polonia, Paesi Bassi e Regno Unito
LECCO
Fra gli otto distretti metalmeccanici della Lombardia, quello lecchese è fra i cinque che nel primo trimestre 2014 hanno segnato una crescita, per quanto contenuta (1,4%), di vendite estere con un forte balzo verso la Cina.
Dati diffusi ieri dal “Monitor dei distretti” del servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo .
Sul totale dei 23 distretti considerati dall’indagine la metalmeccanica lecchese è al 18mo posto sui 19, di varie tipologie, che segnano crescita, poi si passa agli andamenti negativi del riso di Pavia, della meccanica strumentale del Bresciano, della lavorazione metalli della Valle dell’Arno e delle macchine per la concia di Vigevano.
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Tuttavia fra i cinque distretti lombardi della metalmeccanica che risultano in crescita, Lecco è fanalino di coda e nel primo trimestre 2014 sta dietro ai risultati del distretto dei metalli di Brescia (+7,5%), dei rubinetti, delle valvole e del pentolame di Lumezzane (+9,1%), della meccanica strumentale di Varese (+16,6% dopo un intero 2013 in calo), delle macchine tessili e per materie plastiche di Bergamo (+22%).
La crescita lecchese è attribuita “principalmente ai buoni risultati delle vendite realizzate nel Regno Unito, in Polonia, nei Paesi Bassi e in Cina, dove si segnala, in particolare, una crescita del 38,6%.
Qualche segnale negativo riguarda il tasso di mortalità delle aziende lecchesi appartenenti alla filiera, il quale risulterebbe superiore alla media regionale e nazionale. A fine marzo 2014 tale tasso si attestava infatti al -3,7%, contro un -2% per la Lombardia e un -2,4% nazionale.
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