Editoriali / Lecco città
Mercoledì 25 Giugno 2014
Lecco, Tasi ha pagato
un terzo dei lecchesi
Incassati 650 mila euro su 2milioni e mezzo di gettito. Tasse più care? «No, il saldo è di fatto invariato». E ieri il Governo ha varato la misura già applicata a Lecco: niente sanzioni per chi paga entro il 16 luglio
Sono ventimila i contribuenti lecchesi per la prima casa che hanno pagato, o devono ancora pagare, la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili. Hanno pagato finora in 6.300 circa, un terzo del totale, anche se è un calcolo molto approssimativo.
Alle casse del Comune infatti sono pervenuti 650 mila euro, almeno stando alle verifiche dell’altro giorno, pari appunto a un terzo dei 2 milioni 500 mila euro che il Comune stima di incassare per la prima rata (la seconda il 16 dicembre, per un gettito totale di 5 milioni).
Ma ogni due giorni circa le cifre vanno aggiornate perché i soldi vengono man mano girati dallo Stato ai Comuni: i contributi versati con il modello F24 finiscono infatti in un conto corrente nazionale e poi smistati agli enti locali.
L’assessore al bilancio Elisa Corti è ottimista. Il trend dovrebbe essere in linea, considerando la mano tesa della delibera comunale che ha offerto una comodissima e necessaria dilazione, attesa da tutti e accolta con un sospiro di sollievo. I 12.700 contribuenti che devono ancora mettersi in regola con la Tasi avranno agio di farlo anche con la “benedizione” dello Stato.
L’atteso provvedimento, sollecitato nelle settimane scorse con un’interrogazione al Governo dall’onorevole Gianmario Fragomeli, è stato pubblicato proprio ieri in mattinata. Lo comunica l’assessore Corti: «Si tratta di una risoluzione del ministero dell’Economia e delle Finanze, numero 1-2014, che dà facoltà ai Comuni di applicare le disposizioni dell’articolo 10 dello Statuto dei contribuenti». Vale a dire appunto che, stante le condizioni di oggettiva difficoltà in cui si sono trovati nell’adempiere al loro dovere, i contribuenti non si vedranno applicate le sanzioni per il ritardo del pagamento, se verseranno il dovuto entro il 16 luglio. Una soddisfazione per il Comune di Lecco il fatto che a livello centrale si a stato assunto un atto di indirizzo che di fatto ricalca la risoluzione lecchese. Un atto di indirizzo, non un obbligo: i Comuni potranno decidere il da farsi.
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