Editoriali / Circondario
Lunedì 24 Marzo 2014
Lecco, sulle strisce blu
sindaci contro Lupi
Chi sfora l’orario non dovrà pagare multe, ma si rischiano ricorsi e buchi nei bilanci
«Tra un po’ non avremo davvero più soldi»
«Invece delle multe, il ministro Lupi si dovrebbe occupare del patto di stabilità. Comunque, a parte Comuni di grandi dimensioni come Milano, questa misura non inciderà in modo particolare».
I sindaci del Lecchese non sono particolarmente preoccupati per la notizia che non si incorrerà più in sanzioni pecuniarie nel momento in cui, dopo aver pagato la sosta per un determinato lasso di tempo, ci si fermi più a lungo.
Il più netto è il primo cittadino di Merate, Andrea Robbiani. «Per noi questo non sarà un gran problema, perché le nostre aree per la sosta sono regolate prevalentemente a disco orario. Pochissimi parcheggi sono “blu”, forse un paio di strade, per cui questa misura inciderà in modo assolutamente ridotto».
Se a Calolzio l’assessore al bilancio Eleonora Rota spiega che sarà necessario effettuare una verifica per approfondire l’entità dell’impatto di questa misura («ma la variazione non sarà significativa»), a Mandello il sindaco Riccardo Mariani puntualizza un altro aspetto. «Noi nel 2013 non abbiamo dato nemmeno una sanzione per lo sforamento dell’orario nei parcheggi a pagamento. Ma, a parte questo, ciò che rileva per noi sono le direttive del ministero dell’Interno, che è per legge l’unico soggetto chiamato a coordinare a livello nazionale le attività di polizia. Il ministero dei Trasporti non ha questo compito. Quindi noi aspettiamo una direttiva interministeriale che chiarisca tutto, prima di agire nel senso annunciato dal ministro Lupi».
Anche Marco Rusconi, sindaco di Valmadrera, si dice perplesso. «E’ la classica cosa all’italiana, ma se ci sono delle norme vanno rispettate. Non è che uno prende il treno pagando il biglietto fino a Bologna e poi arriva fino a Firenze gratis. In ogni caso, a Valmadrera abbiamo solo l’area di Parè contrassegnata dagli stalli blu».
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