Editoriali / Circondario
Venerdì 15 Agosto 2014
Lecco, ora preoccupano
i livelli di lago e torrenti
L’emergenza è rientrata, ma in caso di altre piogge la situazione potrebbe tornare critica. Intanto per la forte corrente è stata cancellata la regata delle Lucie di ferragosto. Una voragine a Villa Vergano
Riaperta la Lecco-Ballabio da ieri mattina attorno alle 9.30, la viabilità è tornata nella norma. Archiviati, per il momento, i problemi lungo la Ss36 all’altezza di Civate dove il traffico è tornato scorrevole.
Ora fa paura il livello del lago. Lago che a Como ha già raggiunto piazza Cavour, dove è stata chiusa una corsia di transito. A Lecco per il momento non c’è pericolo di esondazione. Per il momento, ma considerato che sono previste altre piogge non è da escludere.
Ieri alle 17 il livello del lago sullo zero idrometrico a Lecco era di 117,1 centimetri. Già nel primo pomeriggio di mercoledì la diga di Olginate era stata totalmente aperta proprio per evitare allagamenti in piazza Cavour a Como e in altre località.
Con l’acqua alta preoccupano le forti correnti che rischiano di creare problemi ai natanti, tanto che la regata delle Lucie in programma per questa sera è stata rimandata: si terrà sabato 30 agosto. Correnti pericolose per le imbarcazioni a remi e le canoe, ma anche per i motoscafi.
Sorvegliati speciali i torrenti, dal Caldone al Tuf a Maggianico che mercoledì esondando ha invaso via Rossini, e da lì via Paisiello. Un fiume d’acqua e detriti con cantine e case allagate.
Ieri, grazie alla giornata di sole, dopo giorni di pioggia e disastri, Comune e protezione civile sono riusciti a fare una mappa dei danni che hanno colpito in particolare il rione di Maggianico messo a dura prova dalla tromba d’aria di domenica. Alberi sradicati a villa Gomes, auto schiacciate dalle piante cadute dal parco di villa Ponchielli.
Ora è il momento della conta dei danni che si stimano oltre il mezzo milione in città. A Pescate per riparare i danni si spenderanno 80 mila euro.
Intanto a Villa Vergano si è aperta una voragine nell’asfalto della piazza. È la seconda volta e l’amministrazione comunale intende approfondire il caso per una soluzione definitiva.
Per la frazione Butto di Rossino a Calolzio si pensa a una sorta di ponte per riaprire al transito la strada: ma potrebbero volerci settimane, un disagio per i residenti. E al Pascolo di Calolzio tutti additano la pista ciclabile come responsabile degli allagamenti delle case.
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