Editoriali / Circondario
Domenica 27 Aprile 2014
Lecco, ora fioccano critiche
«La marcia è stata ridicola»
Dopo l’espressione popolare di solidarietà per il sindaco di Valmadrera arrestato, le voci fuori dal coro. Sui social network sempre più insistenti critiche: «Sarebbe stato meglio aspettare la fine delle indagini»
La solidarietà per il sindaco arrestato, Marco Rusconi, continua a tenere banco: da un lato, ci sono i circa quattrocento partecipanti alla marcia che, lo scorso martedì, ha avuto luogo per le vie della città a sostegno suo e della famiglia, organizzata dal gruppo “Gli amici di Marco” costituitosi in Facebook; dall’altra, però, si fa sempre più nutrito il fronte dei dissenzienti.
Già all’indomani della manifestazione c’era stato chi aveva rivendicato – in un intervento sulla stampa – il «diritto alla chiarezza, prima delle pacche sulle spalle». Ora sempre più cittadini si uniscono conquistando a propria volta spazio sui social network, dove volano apprezzamenti. «Ridicoli» è l’epiteto rivolto da più di uno ai partecipanti alla mobilitazione pro sindaco, che ribattono a distanza definendo di rimando «ridicole» le argomentazioni dei loro detrattori. Tra chi esprime critiche, Giancarlo Villa le motiva così: «La marcia di solidarietà per il sindaco arrestato è stata, a mio modo di vedere, totalmente sbagliata: non perché io abbia deciso di condannare Marco Rusconi a priori, ma perché nessuno lo ha ancora nemmeno assolto. Aspettiamo la conclusione delle indagini prima di fare processioni». Concordano Rosanna Mastruzzo e Carlo Fumagalli: «Ridicola è dire poco di una manifestazione simile», affermano. Com’è risaputo, Marco Rusconi – 36 anni, sindaco dal 2009 – è stato arrestato il 2 aprile scorso con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta per l’assegnazione dell’area comunale di Paré a una società risultata composta da soggetti (arrestati con lui) «organici» alla ‘ndrangheta, secondo la Procura di Milano che coordina l’inchiesta, denominata «Metastasi». Argomenta anche Katiuscia Sbunda: «La marcia per il sindaco (innocente o no) è stata fatta, ma proviamo a pensare se fosse successo a qualcun altro di venire arrestato, per giunta nelle sue stesse circostanze: è certo che un’iniziativa uguale non ci sarebbe mai stata; anzi: di una persona qualsiasi tutti avrebbero concluso che se l’era meritato, senza stare a pensarci troppo sopra, e non certo scendendo in strada a manifestare. Ad ogni modo: le marce si fanno per ragioni serie».
© RIPRODUZIONE RISERVATA