Editoriali / Lecco città
Giovedì 07 Novembre 2013
Lecco, ’ndrangheta
Premio nazionale per Sara
La Velardo, impiegata all’Asl fa centro con la sua canzone e vince il concorso “Musica contro le mafie”
«Felice come se avessi vinto Sanremo»
L’impiegata dell’Asl tutti i giorni si presenta puntuale negli uffici di corso Carlo Alberto, ma di sera, nei locali lecchesi, suona la chitarra da professionista e lo fa per passione.
Adesso Sara Velardo, grazie alla sua canzone sulla ’ndrangheta, ha vinto il premio nazionale “Musica contro le mafie” promosso dall’assoziazione “Musica contro le mafie”, dall’Arci in collaborazione con “Libera”. Lo ritirerà insieme ad altri tre che insieme a lei si sono distinti su settanta musicisti in concorso, il 7 dicembre a Bari.
Nata a Bagnara Calabra ma lecchese di adozione («Sono terrona, ma Lecco è la mia seconda casa, non sono venuta su con il sogno di tornare giù»), Sara era diventata un caso nazionale qualche mese fa quando il video che ha girato con mezzi di fortuna , colonna sonora una canzone con un ritornello come una filastrocca (“ndranghe ndranghe nrdranghe, ndrangheta, nranghe ndranghe ndranghe...), aveva ottenuto migliaia di visualizzazioni su You Tube, stuzzicando la curiosità della stampa calabrese e nazionale. Soprattutto quando quel video, cliccatissimo in internet, è stato presentato a Bagnara Calabra, il suo paese ( e quello di Loredana Bertè e Mia Martini), provocando una violenta reazione: metà paese si era offeso, il sindaco ha minacciato querela. Sara aveva dipinto un quadro realistico di un paese che, sullo sfondo di una sfolgorante bellezza mediterranea, soffoca nella spazzatura, mentre i maggiorenti fanno mostra di non accorgersene. E lo fa in calabrese stretto cantato su una musica trascinante
Lei dice si essere felice come se avesse vinto il festival di Sanremo: «Anche perché, dopo tutto quello che è successo a casa (le critiche, le minacce, ndr), questa mi sembra la migliore risposta». Una specie di rivalsa, un riconoscimento per un messaggio che va dritto al bersaglio sostenuto dalla felicità artistica della sua canzone ormai fischiettata da tanti.
Ancora più felice perché “Musica contro le mafie” produrrà un documentario con le musiche dei vincitori.
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