Editoriali / Lecco città
Lunedì 27 Gennaio 2014
Lecco, il ministro ci snobba?
«Ma io non mollo l’osso»
L’assessore Tavola: «Porterò a casa il risultato Villa Manzoni e Ponte Vecchio, che scandalo». Se Bray non viene, il Comune andrà a Roma a rivendicare la ristrutturazione di due gioielli della cultura e della storia lecchese, di interesse nazionale. Nessuna tregua al Pirellone su ostello e Resinelli, mentre Maroni dà i soldi a Varese e ignora il nostro territorio
Il ministro Bray dà buca due volte, e il presidente della Regione Maroni stanzia 15 milioni di euro per trasformare una caserma di Varese in un teatro nuovo di zecca.Tutto mentre Villa Manzoni, la casa paterna del più grande scrittore italiano, non di un poeta dialettale locale, rischia di cadere a pezzi.
Come la mettiamo? L’assessore comunale alla cultura Michele Tavola è pronto a dare battaglia perché quello che conta a questo punto è portare a casa il risultato. Due i fronti aperti su quattro questioni: con il ministero Villa Manzoni e il Ponte Vecchio da ristrutturare, con la Regione l’ostello e il rilancio turistico dei Piani Resinelli.
«Il sindaco Brivio ha riaperto in questi giorni il canale di dialogo con il ministero. - dice Tavola - Ricordo che il titolare della Cultura non era invitato per una gita turistica a Lecco, ma doveva venire per sbloccare i soldi che abbiamo messo a bilancio per rimettere in sesto la casa di uno scrittore che con Dante e Leopardi è l’artefice della meravigliosa lingua italiana. Un monumento nazionale che grida vendetta: non c’è più tempo, è una storia scandalosa. Se non vengono loro, andiamo noi». E poi c’è la partita del Ponte Vecchio: «Tanto più importante ridare dignità a quel pezzo antico della nostra storia, valorizzadolo, di quanto ci si sia affannati a discutere e polemizzare sulla viabilità che lo riguarda. Il recupero viene prima, con buona pace di tutti coloro che dei flussi di traffico hanno fatto la prima battaglia ».
Quanto alla Regione, altrettanto poco solerte nel prendersi cura dei problemi lecchesi, come pensa il Comune di richiamare l’attenzione di Maroni che guarda più alla sua Varese? «Il punto non è il fatto che siano stati stanziati 15 milioni per un teatro. Che si faccia un nuovo teatro è comunque una bella notizia - osserva Tavola -Anche qui quello che importa è ottenere quello che ci interessa: riavviare i lavori per l’ostello bloccati, ancora, dal patto di stabilità, rinnovare il protocollo d’intesa sottoscritto cinque anni fa per interventi a favore dei Piani Resinelli».
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