Editoriali / Lecco città
Lunedì 07 Aprile 2014
Lecco, medici gemelli
I pazienti nel “limbo”
Dopo la condanna sono stati sospesi dall’Asl e 2500 lecchesi si ritrovano senza assistenza. Molti si lamentano per il rapporto precario con i sostituti e sono molti coloro che vanno a farsi visitare gratuitamente da i dottori Tedeschi con cui hanno un rapporto di fiducia
Non erano bastate le raccolte di firme e gli appelli di molti loro pazienti. I medici Marziano e Maurizio Tedeschi, 62 anni, i medici gemeli di Lecco, da quando “Striscia la Notizia” piombò nella loro vita, non possono più assistere i loro 2.500 pazienti come medici di base dell’Asl. La Giustizia ha stabilito che hanno torto, in primo grado, ma, intanto, l’Asl li ha sospesi. Eppure a essere sospesi, anzi in un “limbo”, non sono i soli due medici gemelli, ma anche i 2.500 loro utenti.
Uno di loro, scrive a “la Provincia” per lamentare dell’assoluta precarietà del loro modo di vivere il rapporto con il medico di base, da due anni a questa parte. «Viviamo in una sorta di limbo – ci scrive Antonio Garofalo, uno dei tanti pazienti dei due medici - L’Asl ci ha informati che avremmo potuto, provvisoriamente, scegliere un altro medico di base, oppure recarci per visite mediche all’ambulatorio di via Tubi dal medico incaricato dall’Asl a sostituire i medici Tedeschi. Ma obiettivamente due anni sono un tempo fin troppo lungo per attendere la conclusione definitiva di una vicenda che ci crea solo disagi».
La soluzione, però, è un po’ fantasiosa o all’italiana: «Il sottoscritto e molti altri pazienti, per affrontare i loro problemi di salute si recano a farsi visitare gratuitamente dai dottori Tedeschi. Andiamo dal medico sostituto per farci mettere su ricetta medicine o esami…».
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