Editoriali / Lecco città
Venerdì 28 Febbraio 2014
Lecco, M5S prime crepe
In due già si smarcano
Francesco Orrù, già candidato, è il più critico: «Il metodo è stato abominevole». Anche Paolo Bonomi ha votato contro l’espulsione dei quattro senatori dissidenti. I sentimenti sono contrastanti tra chi appoggia a spada tratta la linea e chi invece coltiva dubbi
Il popolo del Movimento a 5 Stelle di Lecco si interroga all’indomani dell’espulsione dei quattro senatori Francesco Bocchino, Luis Orellana, Francesco Campanella e Lorenzo Battista. I sentimenti sono contrastanti: c’è chi grida allo scandalo e chi, invece, parla di “voglia di gossip” dei giornalisti, alla ricerca di improbabili spaccature nel movimento.
Francesco Orrù, già candidato alle regionali, ma ora semplice attivista, parla a titolo personale. E critica: «Ho votato no. No all’espulsione. Perché non ci sono le condizioni di merito e perché il metodo è stato abominevole. Neanche ai tempi del fascismo, ai tempi dell’olio di ricino, succedevano queste cose. È stato un processo indiziario gestito frettolosamente e senza possibilità di un reale confronto. Lo streaming on-line dei nostri deputati e senatori ho tentato di seguirlo ma è stato quasi impossibile per motivi tecnici. Inoltre quando c’era da votare, ed è documentato, il video non era accessibile non per ragioni tecniche, ma perché bloccato. Chi ha votato è stato nella materiale impossibilità di riuscire a vedere quel che è successo in quell’assemblea. Una cosa gravissima».
Quelle 30-40 mila persone che hanno votato, per Orrù, non erano abbastanza edotte di cosa si votasse. «Sulla base di cosa si è votato? Non esiste chiamare al voto così, con l’imprinting del proprietario del Movimento. Altrimenti siamo all’emotività pura».
Paolo Bonomi, valsassinese, già candidato per la Camera dei deputati, anche lui parla da semplice “cittadino”: «Ho votato contro l’espulsione. Non mi è piaciuta per niente. Sono contrario a questo modo di fare, bisogna sempre cercare il dialogo. È inconcepibile. Non temo per l’unità del movimento, però non è un comportamento che gradisco. C’è stato un po’ troppo personalismo da parte di Grillo. Conosco personalmente Orellana ed è persona pacata, molto competente, ho piena fiducia in lui. Non lo seguirei in eventuali scissioni ma la persona è della massima fiducia».
Altri attivisti del Movimento 5 Stelle a Lecco sono, invece, del tutto convinti della bontà dell’espulsione.
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