Editoriali / Lecco città
Giovedì 12 Dicembre 2013
Lecco, la luce di Betlemme
La portano i bimbi della De Amicis
Sabato una delegazione di alunni sarà a Milano a ritirare la lanterna. E’ il simbolo della pace che arde nella Basilica della Natività. Sarà consegnata alla città in una cerimonia nel cortile del municipio, presente il sindaco Virginio Brivio
La luce di Betlemme arriverà in città. Sabato una delegazione di alunni e docenti della scuola elementare De Amicis di via Amendola andrà a Milano per ricevere la lanterna, simbolo della pace.
Lanterna che simbolicamente rappresenta la luce della pace di Betlemme che da secoli arde mela basilica della Natività di Betlemme senza mai spegnersi, tanto che viene indicata come la grotta dove nacque Gesù.
La fiamma è alimentata a turno dai Paesi cristiani sparsi per il mondo.
Trent’anni fa uno scout austriaco, poche settimane prima di Natale, accese un lume dalla fiamma di quella lampada e la porto a Linz: da lì venne portata poi in tante città dell’Austria, utilizzando il treno. In Italia arrivò per la prima volta nel 1992 e da allora grazie ad una staffetta ferroviaria viene distribuita da nord a sud.
Nel capoluogo arriverà sabato pomeriggio alle 17con un gruppo di studenti e docenti della De Amicis ambasciatori del progetto. La luce verrà portata nel cortile del Comune, e da lì a scuola dove resterà accesa fino a Natale quale simbolo della pace.
Gli alunni della De Amicis, guidati dal dirigente Giampiero Grasso, e dalle docenti, consegneranno simbolicamente la luce della pace all’intera città. Ad accoglierli ci saranno il sindaco Virginio Brivio, l’assessore all’istruzione Francesca Bonacina e Marta Comi presidente del “Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli”.
Ieri mattina gli alunni della De Amicis hanno presentato il loro progetto che si inserisce nel contesto di una serie di iniziative dedicate all’integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie. Titolo del progetto è “Il mio nome è Ben-essere”.
Le insegnanti hanno spiegato il lavoro a monte dell’iniziativa. «Gli alunni hanno prima costruito attraverso i disegni delle storie della pace, e ora stanno iniziando a scrivere i testi. Pace che è l’essere fratello e amico di tutti. Abbiamo rivisitato la poesia di Madre Teresa di Calcutta dedicata alla vita e l’abbiamo modulata sui valori della pace: quella pace che è una sfida quotidiana». n
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