Editoriali / Lecco città
Lunedì 14 Ottobre 2013
Lecco, l’acqua del rubinetto?
Promossa: è pura e sana
La qualità dell’acqua potabile, ovvero destinata al consumo umano, nella Asl della provincia di Lecco è in costante miglioramento.
Dal 2004 al 2012 compreso, ovvero in nove anni di monitoraggio, i campionamenti, sia microbiologici che chimici, evidenziano un trend in costante miglioramento.
Circa 1.300 campionamenti
L’acqua bevuta dal rubinetto dei lecchesi, insomma, è buona e sicura. Prova ne sono i circa 1.300 campionamenti microbiologici e chimici effettuati costantemente ogni anno dal 2004 al 2012. Tanto che la media della potabilità dell’acqua che scorre dai rubinetti dei 90 comuni lecchesi si attesta al 96,46 per cento.
Di questi campionamenti nel 2012 solamente il 3,54% ha portato a un risultato di non potabilità mentre il 6,34% a un esito di non conformità (che comprende però anche i dati di non potabilità). E dire che nel 2005 le due medie erano quasi doppie: rispettivamente il 6,5 e l’11,3 per cento dopo che nel 2004, a inizio monitoraggio, erano risultate 5,4 e 7,7 per cento.
Con dei distinguo, naturalmente. Per gli aspetti microbiologici (acqua contaminata o da batteri che si trovano nel suolo o da batteri presenti nel materiale fecale), il miglioramento si osserva su tutto il territorio tranne che a Bellano.
Nel distretto di Merate e, in misura un po’ meno evidente, nel distretto di Lecco, la potabilità microbiologica dell’acqua è un dato costante: la non potabilità per fattori microbiologici, infatti, è del 2,7% a Lecco e 0 a Merate. Ma a Bellano è addirittura del 21,2 per cento.
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