Editoriali / Lecco città
Lunedì 26 Maggio 2014
Lecco, «I multati di via Balicco
rischiano di pagare tutto»
Lo sostengono il Tribunale per i diritti dei pubblici dipendenti e l’associazione die consumatori Sos Utenti. O il giudice annulla i verbali, o non resta che bussare al Comune e chiedere le rateizzazioni e magari qualche sconto. L’unico vantaggio finora è stato quello di non pagare tutto subito in attesa che la giustizia faccia il suo corso
Il Tribunale per i diritti dei pubblici dipendenti (Tridipudi) e l’associazione difesa consumatori Sos Utenti, attraverso il loro rappresentante Calogero Sanfilippo, già comandante dell’allora Polizia Comunale di Lecco, spegne ogni entusiasmo del Comitato di via Balicco e di chi, in questi mesi, ha presentato ricorso contro le multe di via Balicco.
Innanzitutto Sanfilippo sollinea come la dilazione che è stata concessa dalle more del giudizio non va confusa con la rateizzazione.
«La rateizzazione – scrive Sanfilippo - compete al Comune di Lecco, posto che la norma consente il pagamento rateale solo su disposizione dell’autorità che applica la sanzione. Il fatto che il Comune non si sia mai opposto non rileva e non costituisce accordo con il giudice, il quale è soggetto soltanto alla legge e non alla generosità del Comune».
Come a dire che il giudice non potrà, se respingerà il ricorso, rateizzare le grosse somme che ognuno dei ricorrenti, in molti casi, deve pagare al Comune.
Ma non è finita qui: «Infine il pagamento in misura ridotta deciso dal giudice in caso di rigetto del ricorso è quello del minimo previsto dal codice e non quello scontato del 30% tassativamente sancito dalla legge solo se il pagamento del verbale ha luogo entro cinque giorni, significando che con il ricorso il trasgressore ha già rinunciato a tale agevolazione».
Una vera e propria “mazzata” sulla testa dei poveri multati di via Balicco che, lo ricordiamo, devono pagare anche 37 euro di contributo unificato per ogni multa per la quale hanno proposto il ricorso.
Sanfilippo conclude: «In buona sostanza, a tutt’oggi il ricorrente non ha raggiunto nessun obiettivo, solo aria fritta, e deve sperare solo nell’annullamento dei verbali da parte del giudice, altrimenti dovrà pagare tutto e per intero senza alcuna rateizzazione, salvo che quest’ultima venga concessa dal Comune».
Nel caso i giudici dell’ufficio del Giudice di Pace, a luglio (il rinvio da aprile è arrivato ormai alla prossima estate), non ravvisino elementi per i quali accogliere il ricorso, non potranno che rigettarlo.
Per rateizzazioni o sconto del 30 per cento bisognerà bussare in Comune. L’unico vantaggio ottenuto finora dai ricorrenti è non aver pagato importi di migliaia di euro alla loro scadenza naturale, visto che stanno aspettando che la giustizia faccia il suo corso. Per il resto, tutto da definire.
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