Editoriali / Lecco città
Martedì 07 Gennaio 2014
Lecco, evacuati per la frana
Sono ancora fuori casa
Si era sfiorata la tragedia sfiorata il 27 dicembre per masso caduto dal San Martino nel giardino di un’abitazione a Malavedo . La famiglia Cascella da allora abita in albergo: «Pensavamo di cavarcela in fretta, e invece no. Speriamo di rientrare al più presto». Lavori di messa in sicurezza bloccati finora dal maltempo
Fuori casa da dieci giorni, dal pomeriggio del 27 dicembre, a causa di un masso caduto dal San Martino.
La famiglia Cascella non vede l’ora di poter tornare nella propria abitazione di via Monte San Gabriele, tra Malavedo e Laorca.
«Stare fuori casa per noi è un disagio, l’accoglienza all’hotel Moderno è stata da subito ottima, ci hanno permesso di tenere anche i nostri due cani Toffee e Ray, però è una situazione pesante. Sono rientrato al lavoro e non avevo la camicia della divisa, e non potevo neppure tornare a casa a prenderla. Speriamo che i lavori vengano completati velocemente. Avremmo dovuto rientrate per l’Epifania ma la pioggia di questi giorni ha fatto allungare i tempi per la messa in sicurezza».
Nicola Cascella, 54 anni, vedovo, ferroviere a Milano, è stato evacuato con la sua famiglia, con la figlia Antonella Cascella e il fidanzato Davide Rizza, oltre ai due cani.
Una tragedia sfiorata. Erano le 14.30 la famiglia stava prendendo un po’ di sole dopo pranzo quando all’improvviso un masso si è staccato dalla montagna, dal San Martino, rotolando è rimbalzato frantumandosi in scaglie che hanno colpito al mento e alla gamba destra il ferroviere. Fortunatamente gli altri non hanno riportato ferite.
«Pensavamo di restare fuori casa solo qualche giorno e invece siamo ancora ospiti in albergo - prosegue Cascella - per noi è tutto complicato, spero che questo disagio termini al più presto. Inoltre il Comune ci ha passato solo l’alloggio e non il vitto, dobbiamo andare fuori a pranzo o a cena ogni giorno. Io lavoro a Milano e quando ho ripreso servizio non avevo neppure la camicia, visto che quel giorno abbiamo portato con noi solo poche cose».
I Cascella abitano da vent’anni in corso Monte San Gabriele. «Non è mai successo niente. -dice il capofamiglia - Quando abbiamo acquistato la casa, mia moglie aveva avuto qualche dubbio. Avevamo fatto fare un controllo e i tecnici allora avevano escluso rischi, e così è stato per un ventennio. Speriamo che i lavori terminino al più presto: non vediamo l’ora di tornare a casa».
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