Editoriali / Lecco città
Sabato 21 Giugno 2014
«Lecco è diventata
una città più chiusa»
La diagnosi del vescovo di Mantova Roberto Busti che non ha perso di vista la sua amata “parrocchia”. Domani torna solennemente in basilica per il 50° di ordinazione. «C’era l’entusiasmo, ora la stanchezza»
Era il 23 settembre 2007 quando Lecco salutò gioiosamente monsignor Roberto Busti, per 16 anni prevosto e decano di Lecco, il giorno dopo la sua ordinazione episcopale a vescovo di Mantova da parte del cardinale Dionigi Tettamanzi, allora arcivescovo di Milano.
Da allora Busti è tornato in riva al lago per le cresime, per qualche visita, ma erano ormai anni che non si recava in Basilica per un’occasione così solenne come sarà, oggi, quella del suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale.
Lecco per questo sacerdote varesino (è nato a Busto Arsizio nel 1940), è stata e resterà sempre un luogo speciale. Un luogo dell’anima.
Domani oltre al suo 50° si festeggerà anche il 45° del prevosto Franco Cecchin e il 25° di monsignor Enzo Barbante, presidente della Fondazione “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone.
La solenne processione eucaristica presieduta da monsignor Busti, si snoderà dal rione di Castello, dopo i vespri solenni nella chiesa del rione, fino in basilica dove si concluderà con la benedizione.
L’intervista a monsignor Roberto Busti sull’edizione del quotidiano “La Provincia” in edicola domenica 22 giugno
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