Editoriali / Lecco città
Venerdì 28 Giugno 2013
Lecco: dai mulini a vento
nasce una nuova azienda
WindUp costruisce turbine per l’energia eolica
Un prototipo verrà montato al Campus
«Nel sud Italia c’è un mercato interessante»
Tra due settimane dal profilo degli edifici del campus di via Ghislanzoni si staccherà una mini turbina eolica. Un impianto di generazione di energia, progettato e realizzato dalla WindUp di Lecco.
Un piccolo “mulino a vento” in acciaio e alluminio, che utilizza tecnologie avanzate per rendere efficiente e con un baso impatto ambientale lo sfruttamento dell’energia eolica. Ed è anche un esempio di come competenze e conoscenze diffuse nel territorio possono aprire alle nostre imprese prospettive e nuovi mercati, grazie all’innovazione e alla collaborazione con i ricercatori del Politecnico. Insomma, quella turbina ad asse orizzontale piantata sul campus può diventare una sorta di bandiera, della nuova industria lecchese.
Torniamo a WindUp. La società è stata costituita a fine 2011. In gergo aziendale si può definire una start up, nata dall’iniziativa di cinque tra professionisti ed imprenditori.La gemmazione si è sviluppata da Energy engineering, azienda di progettazione di impianti elettrici ed energetici. Qui, dalle competenze e dalla curiosità di tre ingegneri, si è cominciato a studiare il progetto di una turbina ad asse orizzontale. «Nel corso dello sviluppo del progetto - spiega Giancarlo Cerveglieri, titolare di Energy engineering - abbiamo verificato che la tecnologia e il prodotto potevano avere interessanti prospettive di mercato, anche come alternativa agli impianti solari».
E’ stata costituita la WindUp, una srl che, con quote paritarie, coinvolge cinque soci: la Energy engineering e quattro persone fisiche. Dallo studio della turbina si è passati alla costruzione del prototipo che è quello che tra due settimane svetterà sul campus di via Ghislanzoni. «E’ una turbina - spiega Cerveglieri - che può sviluppare una potenza massima di cinque kilowatt, una potenza che in condizioni ottimali è sufficiente a garantire l’autonomia di una villetta. Quando sarà posizionato - continua Cerveglieri - il prototipo servirà anche per studiare il comportamento e migliorare l’efficienza di questi impianti, e sarà un test sulla resistenza dei materiali alla corrosione. Sono studi che realizzeremo con gli studenti e i ricercatori del Politecnico, come abbiamo già fatto nelle indagini sui materiali».
Che prospettive possono avere questi prodotti? «Abbiamo verificato - sottolinea Cerveglieri - che quello delle turbine ad asse orizzontale è un mercato nuovo, con poche aziende in grado di sviluppare prodotti efficienti. Noi abbiamo contatti con rivenditori del sud Italia che sono interessati alla nostra turbina, come possibile alternativa ad impianti fotovoltaici il cui impatto ambientale è superiore a quello delle nostri prodotti. E stiamo prendendo una commessa per ottanta turbine. Inoltre - continua Cerveglieri - interessanti prospettive di mercato sembrano aprirsi nei paesi del nord Africa».
Una turbina delle dimensioni di quella del campus ha un prezzo attorno ai 25mila euro, e si ammortizza in undici anni, «mentre sottolinea Cerveglieri - un impianto fotovoltaico dello stesso costo si ripaga in dodici anni». Se le prospettive si concretizzeranno in ordini, WindUp passerà alla realizzazione di pre-serie industriali per poi passare alla produzione. «E a quel punto - conclude Cerveglieri - dovremo aprire un’unità produttiva».
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