Editoriali / Lecco città
Lunedì 10 Febbraio 2014
Lecco, la città sprofonda
Non c’è strada che si salvi
La causa? La scarsa manutenzione nel tempo. In via Moneta a Castello le auto invadono lo spazio pedonale e corso Bergamo è ridotto a un colabrodo. Non si salva neanche il centro
Se la sicurezza parte dalla condizione delle strade, nel capoluogo la soglia è molto bassa. La città sprofonda nelle buche. Strade ridotte a colabrodo. Il risultato di una scarsa manutenzione che si trascina da anni, compromessa in parte dalle piogge insistenti di questi ultimi tempi.
E per fortuna non ha nevicato: l’intervento dello spazzaneve
avrebbe ulteriormente compromesso la già degradata situazione.
E’ un miracolo che su viale Adamello non ci siano stati ancora incidenti, e lo stesso in via Moneta a Castello dove le auto sono costrette ad invadere lo spazio pedonale per evitare le buche, e i ciclisti e motociclisti rischiano di restare incastrati nel lungo canale che si è creato nel mezzo della via. I pedoni? Devono correre e augurarsi di non trovare un’auto in transito.
In via Fogazzaro c’è da stare letteralmente attenti a dove si mettono i piedi, e se si è in bici o in motorino si è costretti a fare lo slalom tra avvallamenti e buche, rischiando di finire addosso a qualche auto di passaggio.
In via Parini si stanno aprendo una serie di buche, che se non verranno tamponate nel giro di pochi giorni si allargheranno notevolmente.
Via Malpensata è a pezzi e via Belvedere non è da meno.
Via Marco d’Oggiono a due passi dal municipio, è un colabrodo, e in via Milazzo salendo verso il Seminario, oltre alle buche è sparita pure la segnaletica.
In corso Matteotti dove le piastre della pavimentazione si muovono il Comune ha già da tempo posizionato un bel cartello di divieto di transito a moto e biciclette.
Corso Bergamo è un susseguirsi di fatture nell’asfalto, l’area posteggio di via Villatico a Maggianico già da tempo abbandonata al degrado. In viale Valsugana, nel tratto che da Maggianico porta verso Germanedo, la crosta d’asfalto sui lati della via sprofonda creando dei dislivelli pericolosi.
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