Editoriali / Valsassina
Venerdì 11 Luglio 2014
Lecco, circonvenzione?
No, badante assolta
Accusata dalla figlia di un pensionato di 82 anni. Ma il giudice ha ritenuto non ci fossero elementi probatori sufficienti: la donna, 52 anni, di origini rumene, è stata assolta
LECCO
Accusata di circonvenzione di un pensionato, è stata assolta una badante di 52 anni, originaria della Romania.
Motivazione: mancanza di elementi probatori . Il giudice Catalano non ha accolto la richiesta di condannare la badante, per la pena di un anno motivata dal viceprocuratore onorario Mattia Mascaro, ma ha ritenute invece meritevoli di apprezzamento le tesi proposte nell’arringa dall’avvocato Letizia Semeraro di Merate.
La situazione del pensionato di 82 anni, al tempo dei fatti residente a Lecco e prima a Ballabio, nell’udienza del 19 maggio scorso, in risposta al pm Pietro Bassi, era stata così descritta dalla figlia, promotrice dell’inchiesta penale: « La badante malmenava mio padre Il papà spendeva cifre assurde per la vita che conduceva. Abbiamo scoperto che prelevava anche cinquemila euro in contanti. Aveva incassato anche il risarcimento dell’assicurazione. Era assistito per le conseguenze di un incidente stradale dell’inizio 2008. Quando mi accorsi della gravissima situazione mi recai in questura per la denuncia ».
Per l’accusa la badante romena, finita a processo, si sarebbe dimostrata capace di sottrarre settantamila euro, in più riprese. Tali somme dei prelievi e presunte mance le permisero di costruire la nuova casa nella terra d’origine in Romania.
L’avvocato difensore ha sostenuto la mancanza di elementi probatori sufficienti. E’ emerso che i prelievi in banca sono stati eseguiti dal pensionato da solo. Ai poliziotti della squadra mobile, il pensionato ha dichiarato che i contanti, prelevati per le spese normali di casa, le ha sempre date alla badante di sua spontanea volontà.
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