Editoriali / Lecco città
Sabato 11 Gennaio 2014
Lecco, centinaia in marcia
nel nome della pace
Lungo l’Adda tra i ponti Visconti e Kennedy , un abbraccio ideale che ha messo in comune forti emozioni.
Il coro dei bimbi, i racconti di vita degli immigrati e la testimonianza di due famiglie in difficoltà aiutate dal fondo istituito da Tettamanzi
Un abbraccio simbolico al lago, tra la sponda lecchese e quella malgratese, chiuso dai ponti Visconti e Kennedy, per manifestare la voglia di “fraternità”, come indicato da Papa Francesco, e testimonianze di chi, a Lecco, ha trovato – o sta cercando – una nuova vita.
Sono stati questi alcuni dei momenti cruciali della marcia della pace che, oggi pomeriggio, ha richiamato nelle strade della città centinaia di persone, raccoltesi nel cortile di San Carlo al Porto di Malgrate prima di sfilare in modo ordinato e variopinto fino alla basilica di San Nicolò.
E’ stato sull’altra sponda del lago, infatti, che l’evento 2014 promosso dal Decanato di Lecco con il contributo di Azione cattolica, Caritas, Pax Christi, Acli, Pastorale sociale e del lavoro, oltre ad altre associazioni cattoliche del territorio, ha avuto il proprio inizio.
Qui si sono vissuti i momenti che hanno aperto la marcia, con il coro dei bambini e con il messaggio di don Andrea Lotterio, il parroco del paese: «Fraternità - ha spiegato - è il nuovo nome della pace», riprendendo le parole di Papa Francesco.
Le testimonanze degli immigrati, nelle parole di un giovane nigeriano e di un altro straniero, hanno reso viva una tragica realtà spesso percepita con superficialità : la loro speranza è di trovare qui nuova vita.
Poi il corteo, che dopo aver abbracciato idealmente il fazzoletto di lago racchiuso tra i due ponti si è snodato fino in piazza Garibaldi, dove si è fermato per la tappa “Fraternità è… giustizia e pace”. Ha suscitato emozioni anche il racconto di due famiglie che, dopo aver perso il lavoro, sono state aiutate e sostenute dal fondo famiglia istituito dal cardinale Tettamanzi.
Quindi, la ripartenza del corteo per il centro della città fino alla basilica, dove la marcia si è conclusa alla presenza del vicario episcopale mons. Maurizio Rolla sulle note gospel del coro giovanile “San Pietro al monte” di Civate.
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