Editoriali / Lecco città
Martedì 07 Gennaio 2014
Lecco, Casa Pound fa la Befana
Calze con il carbone al sindacato
Dopo gli striscioni dei mesi scorsi, l’associazione di estrema destra bacchetta Cgil e Fiom con un’iniziativa fuori dalla sede di via Besonda. Sprezzante no comment dei destinatari: «Rispondere? Un regalo»
Calze della Befana con il carbone appese ai cancelli della sede Cgil e destinate ai «bambini cattivi» della Camera del Lavoro e dalla Fiom: su una c’è scritto “precariato”, su un’altra “meno seimila posti di lavoro”, su un’altra ancora “25% giovani senza lavoro” e sulla quarta “15% senza speranza”.
Un solenne attacco
E’ Casa Pound, associazione di estrema destra che ultimamente si è manifestata anche nel Lecchese con striscioni di commento su vari temi d’attualità, a impersonare la vecchia dispensatrice di dolciumi o di immangiabile carbone per rifilare con questa trovata un solenne attacco al sindacato.
Irricevibile, secondo i destinatari, che hanno scelto di trincerarsi dietro uno sprezzante no comment. «Non ha nessun senso dare spazio e quindi fare pubblicità a questa sigla in cerca di visibilità: che senso ha ingigantire così cose che non meritano davvero, tanto più che questi ragazzi hanno in testa parecchia confusione», sbuffa il segretario della Cgil Wolfango Pirelli.
Ci pensa il segretario della Fiom Diego Riva a chiarire, ostentando una venatura di compatimento: «Non sanno per esempio, che la Leuci è un’azienda chimica mentre la Fiom è il sindacato dei metalmeccanici. Per non parlare dei pasticci che fanno citando come nostra proposta l’autogestione, mentre semmai parliamo di reindustrializzazione».
«Questi qui sono fuori di testa»
I sindacati, «in particolare la Fiom-Cgil», come «dinosauri che si dibattono in una pozza di catrame: imbelli e impotenti», secondo l’immagine stile fantasy di Casa Pound? «Questi qui sono fuori di testa», scuote la testa Riva che passa e chiude. In attesa del consulto di stamattina nella sede sindacale di via Besonda per decidere se è il caso di rompere il silenzio e di contrattaccare.
«E’ lampante - scrive Casa Pound in un comunicato recapitato alle redazioni - la frattura insanabile tra le esigenze dei lavoratori, sempre meno tutelati, e le finalità del sindacato, ormai diventato l’anticamera dell’ingresso in politica: un enorme apparato burocratico che serve a fare carriera personale». Un “j’accuse” condito di critiche sull’incapacità di difendere i lavoratori: «Davanti a operai in cassa integrazione e futuri disoccupati presentano solo idee demagogiche come l’autogestione delle aziende, senza un efficace piano strategico di impresa e un adeguamento delle normative in vigore».
Irritatissima, Lorena Panzeri, segretaria della Filctem, il sindacato dei chimici a cui fa riferimento la Leuci tirata in ballo da Casa Pound, manda a dire: «Se non conoscono le dinamiche delle organizzazioni sindacali, meglio si documentino. Noi facciamo il nostro lavoro al meglio e non accettiamo lezioni da nessuno».
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