Editoriali / Lecco città
Giovedì 20 Marzo 2014
Lecco, caloriferi accesi
e finestre aperte a scuola
Altro che risparmio: ieri c’erano 24 gradi e il riscaldamento alle superiori continuava a funzionare
Elementari e medie nei ranghi già da lunedì, con i termosifoni abbassati sulla temperatura minima
Caloriferi accesi, finestre aperte e studenti in maniche corte. Alla faccia della spending review.
Da lunedì nonostante il caldo record nelle scuole superiori il riscaldamento continua a funzionare. Caloriferi accesi come se nulla fosse facendo salire le temperature interne a livelli quasi insopportabili.
Docenti e bidelli costretti ad aprire le finestre per fare girare l’aria. Una gran brutta lezione in un momento complicato come l’attuale, dove ogni giorno si parla di risparmio per far fruttare le poche risorse a disposizione, soprattutto nella scuola, e poi si tengono i caloriferi accesi.
Ieri mattina 21 gradi esterni, attorno ai 24 gradi quelli nelle scuole superiori.
Un dato decisamente fuori dalla norma, causato in parte dalle condizioni meteo particolarmente anomale di questa primavera improvvisa che ha fatto balzare la colonnina del mercurio all’insù, e dall’altro dai riscaldamenti accesi.
La legge attualmente in vigore fissa a 20 gradi centigradi - con due gradi di tolleranza - la temperatura che deve esserci nelle abitazioni, negli uffici e nelle scuole per rispettare il “comfort climatico”, ovvero le condizione ottimali di vivibilità di un ambiente. Ed ieri di vivibilità nelle scuole superiori ce n’era ben poca. Un caldo fastidioso che rischia di far male alla salute e pure al portafogli. Alla fine pagano i cittadini.
In Amministrazione provinciale assicurano: «La Provincia non paga a consumo combustibile ma a grado giorno, quindi non spende neppure un euro in più se in alcune aule possono essere state aperte le finestre per il ricambio dell’aria». In poche parole non importa se fuori fa caldo, siamo ancora nel periodo indicato per l’accensione dei riscaldamenti e si pagano quei 20 gradi al giorno stabiliti da un accordo stilato in precedenza.
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