Editoriali / Lecco città
Giovedì 28 Agosto 2014
Lecco, Brivio sul Bione
«Tutti subito al lavoro»
«Già troppi ritardi», dice il sindaco che garantisce l’impegno del Comune ma sollecita anche i gestori a fare in fretta. «Cerchiamo di ridurre i disagi per gli sportivi»
LECCO
«Il Bione è una nostra priorità e faremo di tutto per alleviare i disagi che ci sono».
Il sindaco Virginio Brivio scende letteralmente in campo dopo il disastro causato dal maltempo e contro i tempi lunghi che si stanno palesando nel provvedere al ripristino di campi e infrastrutture del centro sportivo comunale.
«Una cosa sono le manutenzioni ordinarie che andavano fatte anche prima del maltempo. Le recinzioni ammalorate, con il maltempo non c’entrano nulla, per esempio. Un’altra cosa è il tema del campionato di Frisbee, non imposto dal Comune al gestore, ma oggetto di un contratto tra Sport Management e organizzatori dell’evento. E terzo aspetto: i lavori di riqualificazione del Bione che stiamo facendo al di là della vicenda Arpa ben nota, e che sono stati condizionati dal maltempo».
Brivio non intende aspettare i tempi lunghi delle assicurazioni invocate dal gestore per mettere mano al Bione: «Se il Frisbee ha lasciato più danni di quanti ne fossero preventivabili, al di là del maltempo, gli organizzatori se ne devono prendere la responsabilità e il gestore del Bione deve intervenire presso di loro. Ma di sicuro, se ci sono in ballo le assicurazioni, non si può sottostare ai loro tempi: è un problema interno alla gestione del Bione, ma intanto i lavori vanno fatti al più presto possibile».
Il sindaco si rende conto che la situazione sta creando gravissimi disagi a Rugby, Basket e a tutti gli altri sport la cui stagione è appena iniziata.
«Non tutti gli anni ci sono situazioni così difficili da affrontare come quelle che si sono palesate in questi giorni - si giustifica il primo cittadino -Solo per fare un esempio, stiamo ancora effettuando sopralluoghi nei parchi di Villa Gomes e Ponchielli per verificare quali piante vadano abbattute o salvate. Detto questo, però, ognuno deve fare il suo, nel rispetto delle norme procedurali e con i tempi dovuti, ma è necessario un “colpo di reni” da parte di tutti».
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