Editoriali / Lecco città
Lunedì 15 Settembre 2014
«Lecco-Bergamo,
i soldi non bastano»
Lo afferma il senatore leghista Paolo Arrigoni: «Dallo “Sblocca Italia” arriveranno risorse importanti ma non sufficienti»
LECCO
Dallo “Sblocca Italia” arriveranno risorse importanti per la realizzazione della nuova Lecco – Bergamo, ma non saranno sufficienti a completare l’operazione, per cui si resta in attesa che arrivi la copertura definitiva, in assenza della quale qualche incertezza è inevitabile.
Lo afferma il senatore calolziese Paolo Arrigoni, commentando il testo del decreto annunciato a fine agosto e pubblicato solo in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Il 29 scorso, Renzi aveva definito lo Sblocca Italia il «provvedimento artefice del rilancio degli investimenti per le infrastrutture nel Paese – ha ricordato ieri Arrigoni -. In realtà le risorse complessive messe in gioco sono molto inferiori agli oltre 40 miliardi a suo tempo ipotizzati. Si tratta di un totale di 3.890 milioni, di cui 840 derivanti da revoche di finanziamenti per progetti incagliati e 3.050 milioni prelevati dal Fondo sviluppo e coesione». Di questi 4 miliardi scarsi, qualcosa arriverà anche sul territorio lecchese e bergamasco, ha rilevato il parlamentare, «ma sono la metà dei 30 milioni che nell’immediato erano stati con enfasi annunciati da Daniele Nava e Mauro Piazza, colleghi di partito (Ncd, ndr.) del ministro Lupi».
E via con il dettaglio: arriveranno 6 milioni per fronteggiare i maggiori costi del lotto “San Gerolamo” in corso di costruzione, in parte dovuti all’incremento dell’Iva, più altri 9 milioni per la variante di Cisano Bergamasco. Questi ultimi si aggiungeranno ai 31 milioni in passato stanziati da Stato e Regione Lombardia, per finanziare integralmente il lotto funzionale e dunque poterlo appaltare.
«Si ringrazia il ministro Lupi per l’attenzione mostrata – ha aggiunto Paolo Arrigoni -, ma allo stesso tempo si rammenta che il finanziamento non basta per completare il collegamento stradale Lecco-Bergamo. Per esempio mancano all’appello i 36 milioni per il lotto “Lavello” in Calolziocorte, che con Stefano Simonetti, presidente vicario della Provincia di Lecco, sono stati ripetutamente richiesti durante i vari incontri tenuti presso il ministero dei Lavori Pubblici».
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