Editoriali / Lecco città
Venerdì 28 Marzo 2014
Lecco, addio Provincia
Dipendenti preoccupati
Un clima di incertezza a Villa Locatelli e nel palazzo di corso Matteotti. Il decreto Delrio non cancellerà comunque il costo di nove milioni all’anno per i 254 lavoratori in forza che saranno trasferiti ad altri enti.
Invece via le spese della politica: 400 mila euro
«Siamo qui, fino a quando non lo sappiamo. Stiamo aspettando che qualcuno ci dica cosa dobbiamo fare».
Un clima di sospensione in Provincia dove i 254 dipendenti si sentono come nel deserto dei Tartari da quasi tre anni , dall’inizio dell’agonia annunciata, rimandata e ora a quanto pare certificata dell’ente: continuano a guardare l’orizzonte aspettando che si materializzi il nemico, la fine. Quando dovranno sbaraccare e andare a sbattere in chissà quale altro ente locale. In Regione a Milano o in qualche Comune, o chissà dove.
E’ il senso di precarietà, spiega Francesco Mazzeo, il loro rappresentante sindacale, quello che aleggia negli uffici del palazzo di corso Matteotti e in quelli della sede di rappresentanza a Villa Locatelli. Gli scenari sono due, dice: «O hanno fatto finta e non se ne farà nulla perché alla fine le norme attuative non le approveranno mai, anche se il danno delle cose che non si definiscono lasciano il segno; oppure bisognerà chiarire - e adesso non lo sa nessuno - quali funzioni della Provincia saranno trasferite a chi».
Non si sa niente di niente e l’incertezza alimenta la preoccupazione per il posto di lavoro, che comunque sarà salvaguardato, e per le professionalità («Ce ne sno di altissimo livello») che temono di essere mortificate.
Erano 297 nel 2010, i dipendenti, e sono “dimagriti” di una cinquantina di unità tra pensionamenti, dimissioni e trasferimenti. Costano alla collettività - dati del 2012 - 9 milioni 100 mila euro, vale a dire il 25% della spesa corrente della Provincia che ammonta a 37 milioni 600 mila euro. Nove milioni in stipendi che non saranno tagliati da nessuno svuotamento o azzeramento dell’istituzione.
Di certo, comunque per ora - stante l’approvazione del decreto Delrio che dovrà passare alla Camera - solo il taglio dei cosiddetti costi della politica: mandare casa il presidente, gli 8 assessori e i 30 consiglieri provinciali comporterà un risparmio di indennità, gettoni di presenza e vari rimborsi pari a circa 400 mila euro all’anno. Una cifra che corrisponde all’1% della spesa corrente.
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