Editoriali / Lecco città
Venerdì 09 Maggio 2014
Lecco, addio al notaio Cuocolo
La basilica gremita di gente
Molta commozione e partecipazione. La parole scritte dalla moglie Tina: ««Amore mio, sei sempre stato il pilastro della mia vita, mi hai sostenuta, incoraggiata e spronata sempre all’ottimismo. Ti porterò per sempre nel mio cuore». Il prevosto: «Un uomo legato alla sua famiglia. Un grande professionista»
La basilica di San Nicolò gremita per l’ultimo saluto al notaio Alberto Cuocolo, strappato al’affetto dei familiari da un improvviso malore.
Classe 1954 nativo di Portici nel Napoletano, da un trentennio svolgeva la professione notarile in città con il socio Manetto Fabroni, nell’ufficio di via Cairoli all’Isolago. Uno tra gli studi notarili più noti del territorio.
«Un grande professionista»
«Siamo stati spiazzati dalla scomparsa di Alberto. In questo momento tutti noi sacerdoti e fedeli della parrocchia di San Nicolò siamo vicini ai familiari. Ci troviamo ad affrontare insieme il grande mistero della vita. Insieme cerchiamo di avere luce là dove non si vede luce. Era nel pieno della vita, vedeva crescere il nipotino Francesco. Un uomo legato alla sua famiglia. Un grande professionista». Così il prevosto monsignor Franco Cecchin ieri ha cercato di rincuorare i familiari, ricordando Alberto Cuocolo.
«Arrivato da Napoli era andato a vivere prima a Colico e poi si era trasferito qui a Lecco - ha continuato il prevosto - aveva il senso del bello, del giusto. Era una persona sempre disponibile». Poi rivolgendosi alle figlie di Alberto Cuocolo, a Martina e Federica, monsignor Cecchin le ha invitate «a portare avanti ciò che vi ha insegnato, ciò che vi ha trasmesso. Era un grande uomo in tutti i sensi, chi lo ha conosciuto ha avuto modo di apprezzare le sue doti».
Una famiglia legata da profondi affetti quella di Cuocolo. Con la moglie Tina che gli ha scritto una lettera da cui emerge il profondo sentimento che li legava.
Pensieri carichi d’affetto. «Amore mio, sei sempre stato il pilastro della mia vita, mi hai sostenuta, incoraggiata e spronata sempre all’ottimismo. Ti porterò per sempre nel mio cuore, sei stato l’uomo speciale della mia vita e con Martina e Federica continuerò il percorso che avevamo intrapreso insieme quarant’anni fa - assicura la moglie Tina -. La nostra missione sarà quella di rendere Francesco, il nostro nipotino un uomo straordinario come te».
Al termine della celebrazione la salma è stata trasferita a Napoli per la tumulazione.
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