Editoriali / Sondrio e cintura
Domenica 09 Giugno 2019
Le pietre e i minerali della Valmalenco: richiamo irresistibile
Centinaia di persone hanno partecipato
alle attività della XI Giornata nazionale delle miniere
Grande soddisfazione dell’Ecomuseo che organizza
Quasi cinquecento persone tra visitatori e residenti hanno partecipato alla XI Giornata nazionale delle miniere, «un vero successo se pensiamo che il tutto è stato concentrato in un giorno e mezzo e per di più in bassa stagione», ha detto la direttrice dell’Ecomuseo della Valmalenco Saveria Masa. L’evento ha confermato quanto interesse può suscitare un territorio, tra i pochi in Italia, che concentra tanta ricchezza geologica, mineraria ed estrattiva in un’unica valle.
«La ricchezza turistica della Valmalenco cresce di anno in anno, da quando accanto al turismo classico ha preso piede quello geologico e minerario - prosegue Saveria Masa -; complice il primo fine settimana di bel tempo, la Giornata delle miniere è stata un’occasione per numerosi visitatori e residenti di conoscere i molteplici aspetti e le diverse opportunità di fruizione che tale ricchezza offre: dalle classiche visite in miniera per grandi e piccoli, ad approfondimenti scientifici e culturali, dalle visite nei laboratori dove si lavora la pietra ancora con gli stessi metodi artigianali di mille anni fa, alla scoperta dei segreti geologici dell’arco alpino, agli appuntamenti gastronomici con il menù dedicato alla pietra malenca».
In particolare, hanno destato molto interesse tra il pubblico il convegno di presentazione del museo diffuso del Serpentino della Valmalenco - realizzato in collaborazione con l’Ordine geologi della Lombardia -, la proiezione del film “Sulle tracce della salamandra” - dedicato alla storia dell’estrazione dell’amianto in Valmalenco, con la presenza del regista Pino Brambilla - e il consueto appuntamento musicale a chiusura delle due giornate, il concerto “Esplosioni di note” del Coro Cai di Sondrio che con le sue bellissime voci ha amplificato la suggestiva atmosfera all’interno della montagna della miniera della Bagnada.
Soddisfazione per il riscontro tra i visitatori.
«Per l’Ecomuseo della Valmalenco, che organizza l’evento da quattro anni - dice Masa -, è motivo di grande soddisfazione riscontrare quanto le occasioni proposte per conoscere il patrimonio culturale della Valle coinvolgano e suscitino l’interesse non soltanto dei turisti ma anche dei residenti: dai giovani che devono conoscere le proprie radici agli anziani che hanno sempre molto da insegnare, dalla gente comune desiderosa di partecipare e di apprendere, a coloro che si mettono in gioco e collaborano per contribuire a valorizzare il patrimonio culturale di cui la comunità della Valmalenco è custode». «L’Ecomuseo - conclude Masa - è la comunità delle gente che vi abita».
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