Editoriali / Sondrio e cintura
Martedì 14 Agosto 2018
«Le Olimpiadi invernali 2026? Albosaggia merita un posto»
Il sindaco Murada presenta ufficialmente la candidatura: «Ci sarà anche lo scialpinismo e questo è il paese dell’iridato Boscacci»
La questione della candidatura italiana per le Olimpiadi invernali 2026 è tutt’altro che chiusa. La presentazione al Cio della richiesta delle tre città designate dal Coni (Cortina-Milano-Tirano), più che accontentare tutti, sembra non accontentare fino in fondo nessuno. Ma l’iter è ancora lungo e, almeno sulla carta, ci sono ancora tutte le possibilità per allestire un evento che di ampia soddisfazione agli addetti ai lavori.
È in questa situazione tutt’altro che definita che anche Albosaggia alza la mano e chiede di partecipare alla grande festa. E lo fa a ragion veduta, puntando a ospitare le prove di scialpinismo che, proprio ai Giochi del 2026, dovrebbero fare il proprio debutto nella rassegna a cinque cerchi.
«Le previsioni indicano nell’Olimpiade del 2026 la data di debutto dello scialpinismo come disciplina olimpica - si legge in una nota diffusa ieri dal sindaco di Albosaggia Graziano Murada -. La previsione può essere certezza se l’Italia, con la candidatura unitaria, dovesse uscire assegnataria del prestigioso traguardo».
Fin qui le premesse. Il primo cittadino però entra nel vivo e spiega il perché delle pretese della località orobica che, dati alla mano, può legittimamente aspirare al titolo di patria italiana dello skialp.
«Albosaggia, culla dello scialpinismo, con il primo titolo mondiale vinto proprio da atleti della locale Polisportiva, e con Michele Boscacci detentore della Coppa del Mondo 2017/2018, si propone come sede per ospitare la kermesse olimpica - dice chiaramente in sindaco - . Per questo, grazie anche al supporto del Comitato del Coni locale nella persona di Ettore Castoldi e del presidente della Polisportiva Gianluca Cristini, è stata inviata ufficialmente la richiesta per poter essere protagonisti nell’eventualità diventi, come lo merita, disciplina a 5 cerchi».
Se il volto sempre sorridente di Michele Boscacci incarna l’immagine simbolo dello scialpinismo italiano e internazionale, le potenzialità di Albosaggia vanno oltre quelle dei propri campioni e di quella Polisportiva che non smette di sfornare nuovi talenti.
Gli organizzatori del centro orobico sono già stati in grado di allestire, oltre a diverse gare di spessore internazionale, anche delle prove di Coppa del Mondo. L’ultima volta è stata nel gennaio di due anni fa. Percorsi di alto livello e know-how organizzativo ci sono. E non mancano infrastrutture e strutture ricettive, considerando anche la vicinanza con il capoluogo.
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