Editoriali / Sondrio e cintura
Martedì 26 Marzo 2019
La promessa del nuovo questore: «Tutela alle fasce più deboli»
Angelo Giuseppe Re ha preso ufficialmente il posto di Acquaviva
Le iniziative: «Andremo nelle scuole per parlare di bullismo, in rete e no»
Arriva da Monza, dove le esigenze in materia di sicurezza e di ordine pubblico sono ben diverse, eppure il nuovo questore di Sondrio, Angelo Giuseppe Re, non ha intenzione di rilassarsi: «Nessuna situazione può essere sottovalutata a priori - dice -. Anche nelle zone più tranquille si avverte l’esigenza di tutela delle fasce più deboli della popolazione. Penso in particolare alle donne e ai bambini vittime di abusi o violenze e agli anziani che subiscono le truffe». Re, 58 anni, originario della provincia di Agrigento, ha preso servizio questa mattina nell’ufficio occupato fino all’altro giorno da Gerardo Acquaviva che nel frattempo ha già raggiunto la nuova sede di Pavia, sempre con l’incarico di questore. «Il collega Acquaviva ha lasciato degli uffici che funzionano. La struttura è efficiente, poi certo, se sarà possibile migliorarla ulteriormente lo faremo» ancora il numero uno della Polizia di Valtellina e Valchiavenna.
Questa, naturalmente, è la fase della presa di contatto, non solo con il personale della Polizia, ma anche con le altre istituzioni cittadine. Re però ha già qualche idea da attuare sotto il profilo operativo.
«Intendo promuovere degli incontri all’interno delle scuole sui temi del cyberbullismo e del bullismo in genere - ha annunciato -. I ragazzi devono rendersi conto che certi comportamenti, come per esempio quello di trasmettere e far girare in rete certe foto, costituisce un fatto gravissimo». La tutela dei più deboli è da sempre la priorità del dirigente in arrivo da Monza. Proprio nelle scorse settimane, tra l’altro, Re ha gestito la complessa indagine culminata con l’arresto del falso ginecologo che adescava in rete le ragazzine per poi abusare di loro. Ma è soltanto l’ultima eclatante inchiesta di questo tipo coordinata da Angelo Giuseppe Re durante la direzione del commissariato di Monza. Oggi in Questura si è tenuta la cerimonia di insediamento del successore di Acquaviva.
Davanti al cippo in onore dei caduti del corpo della Polizia, Re ha voluto ricordare Francesco Pischedda, l’agente della Bassa Valle che ha perso la vita inseguendo un ladro, e Calogero Zucchetto, il poliziotto ucciso nell’82 in Sicilia dalla mafia. «Ero studente lavoratore all’epoca e vidi con i miei occhi il cadavere di Zucchetto a terra» ricorda il massimo dirigente della Questura. Anche quell’emozione lo ha spinto a lasciare il più tranquillo lavoro in banca per entrare in Polizia e intraprendere una carriera in crescendo culminata con la recente nomina a questore. «Credo sia il sogno di qualunque poliziotto e sono davvero felice di averlo realizzato. Adesso dovrò assentarmi da Sondrio per un corso di aggiornamento di tre settimane, poi entrerò materialmente in servizio» spiega Re.
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