Editoriali / Lago
Domenica 14 Luglio 2013
La crisi in riva al lago
Pure per i bagnini
Per il sesto anno le rive di Colico sono presidiate. Eppure il servizio ha rischiato di non partire
«Non siamo sicuri della copertura economica» è il grido di allarme che arriva dai promotori
I bay watch lariani saranno in attività sulle spiagge di Montecchio e Piona a Colico in tutti i week end fino all’1 settembre, Ferragosto compreso.
L’estate che ha tardato ad arrivare, problemi fiscali e di burocrazia hanno minacciato la possibilità di far partire l’attività di sorveglianza balneare messa in atto dal sodalizio tra la Società nazionale di salvamento di Sondrio e alto Lario e l’associazione “Amici di Claudio” di Delebio.
«Il servizio sulle spiagge lariane è realizzato per il sesto anno consecutivo a Colico grazie al supporto della nostra associazione – ricorda la presidente Patrizia Gobbi -, che da sempre fornisce tutte le attrezzature necessarie, il vestiario e spesso ha integrato i fondi per realizzarlo».
Rimandata invece l’introduzione dell’ossigeno, la “Oxygen provider”, autorizzata ai bagnini dal ministero della Sanità come presidio salvavita essenziale ,poiché necessitava di appositi corsi di formazione e certificazioni sanitarie.
«Sarebbe stato un altro tassello importante, di quel miglioramento continuo perseguito nel corso degli anni - afferma Gobbi -. È infatti fondamentale in caso di annegamento dare subito ossigeno e per i bagnini già formati sulla Blsd è un completamento dell’attività di soccorso, tenendo presente che i benefici dell’utilizzo del primo soccorso con ossigeno sono comprovati».
«Siamo fieri di essere ancora presenti sul Lario con questo progetto, unico nel suo genere per il sesto anno, nel sesto anniversario dalla scomparsa di Claudio».
A un certo punto di fronte alle difficoltà sembrava dovesse esserci la resa: «Con Aldo Caropreso sei anni fa abbiamo fatto un giuramento per Claudio e, nonostante non siamo ad oggi sicuri della copertura finanziaria e non ci sia una nuova convenzione, abbiamo deciso di iniziare comunque. Investiamo non solo denaro ma ci mettiamo anima e cuore per portare avanti il servizio con la speranza che cresca la sensibilità per la prevenzione».
Altri particolari sull’edizione in edicola il 14 luglio de La Provincia di Lecco
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