Editoriali / Lecco città
Sabato 23 Agosto 2014
Il meeting a Rimini
Da Lecco in trecento
Altissima la partecipazione lecchese al tradizionale appuntamento di Comunione e Liberazione Emmanuel Micheli: «Ci confrontiamo sui temi caldi». Marco Giorgioni, presidente della Compagnia delle Opere: «La prima volta per tanti imprenditori»
Saranno centinaia i lecchesi giovani e meno giovani che si recheranno al 34° Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini (il primo fu nel 1980), in programma da domani a sabato 30 agosto a Rimini. Il tema sul quale verteranno tutti gli interventi, gli spettacoli, le mostre sarà: “Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo”.
Dalla politica alla polis
Emmanuel Micheli responsabile della comunità di Cielle Lecco è soddisfatto della partecipazione lecchese: «Come numeri siamo intorno ai 300 partecipanti. Alcuni sono andati per costruire i palchi, altri per l’allestimento delle iniziative e altri ancora si recheranno durante la settimana». Una partecipazione costante da anni: «I numeri sono sempre elevati anche grazie alla proposta culturale di grande livello».
Finito il tempo del Meeting monopolizzato dalla politica? Per Micheli non lo è mai stato in realtà: «Ci si andava sempre per poter vedere e incontrare le persone, per confrontarsi sui temi più “caldi” del panorama internazionale. La politica non era il tema principale ma nemmeno oggi è scomparsa. Ma di sicuro non è una settimana di dibattito politico. Il significato principe del Meeting è dibattere sul tema. Il che contiene di tutto: dalla testimonianza di chi è in situazioni critiche e viaggia per il mondo, all’arte, alla cultura.È questa la causa che rende interessante e sempre nuovo il Meeting dopo più di trenta edizioni». Un appuntamento, insomma, sempre molto sentito a Lecco, “culla” di Cielle.
Gli imprenditori e gli associati della Compagnia delle Opere di Lecco saranno guidati da Marco Giorgioni, presidente della CdO: «Sono tanti anni che organizziamo una giornata invitando gente che al Meeting non è mai stata, per farlo conoscere. Un po’ di imprenditori che ci hanno conosciuti quest’anno si sono accostati al meeting che per noi è un’esperienza importante». Giorgioni spiega il perché: «CdO è nata vent’anni fa per sostenere la persona nel lavoro e nella vita quotidiana e l’esperienza del meeting è nata per far conoscere quanto di positivo possano produrre esperienze diverse. In tutto il mondo ci sono esperienze positive e persone che costituiscono pezzi di società più umana e più libera. Questo è lo spirito del meeting e in questo riconosciamo un origine e un’identità che ci fa sentire in sintonia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA