Editoriali / Sondrio e cintura
Martedì 24 Settembre 2019
Il Gambero rosso premia la viticoltura eroica. I 3 Bicchieri a cinque vini
Prestigioso riconoscimento per la Valtellina
“La Valtellina anche quest’anno ci ha regalato rossi di grandissima caratura figli d’una viticoltura eroica”. Citando testualmente l’anteprima dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso, ancora una volta la Valtellina è protagonista in uno dei premi più importanti nel mondo del vino.
Sono cinque le cantine valtellinesi che si aggiudicano gli ambiti 3 Bicchieri con i loro vini premiati. Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio 2016 Fay, Valtellina Sforzato Corte di Cama 2017 Mamete Prevostini, Valtellina Sfursat 5 Stelle 2016 Nino Negri, Valtellina Superiore Grumello Dirupi Riserva 2016 Dirupi, Valtellina Superiore Grumello Risesrva 2013 Aldo Rainoldi.
Una notizia che certifica ulteriormente il valore della qualità dei vini della provincia di Sondrio. Sempre più l’anima rossa della Lombardia, con il vitigno principe il nebbiolo. Dando uno sguardo al futuro, l’analisi del Gambero Rosso sullo stato del vino lombardo è positiva. Il sano pragmatismo lombardo fa sì che le aziende siano gestite in maniera oculata, con un occhio molto attento all’innovazione e al marketing. Un discorso che non riguarda solo i brand più importanti, ma che è condiviso anche dalle aziende di medio e piccolo taglio. Una regione dove continuano, nei vari distretti, a nascere nuove realtà, vuol dire che esercita un fascino sugli investitori ed è in grado di attrarre risorse umane e capitali importanti.
Non si sono fatte attendere le reazioni in Valtellina dei diretti interessati, abbiamo contattato Aldo Rainoldi, Presidente del Consorzio Tutela Vini di Valtellina. «Sono stati assegnati cinque 3 Bicchieri del Gambero Rosso, ma avrebbero essere potuto sei, ci siamo andati vicino perchè ci sono molti altri vini valtellinesi che hanno preso 2 Bicchieri ma con una qualità vicina al massimo riconoscimento. Direi che il premio è di quelli autorevoli, la stampa del vino parla americano come messaggio globale, mentre per l’Italia i 3 Bicchieri sono ancora uno dei premi più importanti della critica enologica, in grado di orientare le scelte degli appassionati».
Soddisfazione anche per Mamete Prevostini, ex Presidente del Consorzio Vini. «Sono sempre soddisfazioni importanti, a livello personale negli ultimi anni siamo sempre stati premiati dagli inizi degli anni duemila tranne un’annata, ma il vero riconoscimento è a livello complessivo come zona, segnale che la Valtellina si sta muovendo ormai da anni nella giusta direzione, i nostri vini piacciono al pubblico e vengono premiati anche dalla critica».
Un’anteprima dei 3 Bicchieri che arriva alla vigilia della vendemmia in Valtellina, anche se in alcune vigne dove vengono prodotti vini bianchi la raccolta è già iniziata. «Le uve bianche erano perfette, ora non resta che aspettare qualche settimana, l’inizio previsto dovrebbe essere per i primi di ottobre - continua Aldo Rainoldi - come Consorzio non diamo nessuna comunicazione ufficiale per la vendemmia, ma lasciamo alla sensibilità di ciascuna cantina la libertà di scelta di quando vendemmiare, anche perchè in molti casi la maturazione varia da vigneto a vigneto anche all’interno della stessa zona. Inizieremo con la raccolta dell’uva in cassetta e poi dalle quote altimetriche più basse».
Settembre come di consueto è il mese cruciale per la maturazione del nebbiolo valtellinese, non resta che guardare il cielo con il naso all’insù prima di rimboccarsi le maniche. »Il lavoro in vigna è stato fatto, ora non resta che far lavorare bene il tempo come diciamo noi agricoli- chiosa Prevostini- le previsioni di vendemmia sono positive, l’uva è bellissime e queste giornate calde di settembre sono state fondamentali».
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