Editoriali / Lecco città
Lunedì 23 Giugno 2014
Il futuro di Lecco
appeso a una maratona
Inizia da domani sera il tour de force: sedute non stop fino a sabato e oltre per approvare il piano urbanistico. Ncd e Lega: «Gestione da pazzi. Non faremo ostruzionismo, però ci prenderemo il tempo che serve»
Cinquanta o sessanta ore di consiglio per 489 votazioni, spalmate in sei giorni consecutivi, da martedì a sabato e poi a oltranza, anche di notte se serve, per arrivare a lunedì, ultimo giorno utile, a licenziare l’atto più importante della prima amministrazione comunale di centrosinistra, che sul Pgt, sarebbe a dire il documento di programmazione e di indirizzo per la città che si vuole vedere crescere e cambiare (in teoria) in meglio, si gioca il successo elettorale alle urne l’anno prossimo.
E’ la descrizione del tour de force che a partire da domani attende il consiglio comunale chiamato ad esaminare le osservazioni, discuterle, approvarle o respingerle e infine dare il via libera entro il 30 giugno, pena il commissariamento del piano urbanistico. Come se in questi quattro anni non si fosse fatto niente.
Durissime le opposizioni. «L’unico capoluogo di tutta la Lombardia a essersi ridotto così, e uno dei pochi insieme ad altri piccoli Comuni: un caso raro». Non è tenero il giudizio di Filippo Boscagli, capogruppo del Ncd che guarda con sconforto e scetticismo alla maratona definendola «l’emblema finale di una gestione da pazzi»
Perciò in quest’ultima settimana, fretta o non fretta, si faranno le cose per bene. Una minaccia, quella dell’opposizione, di far saltare tutto e di aprire la porta al commissario? Nega Boscagli e nega anche la Lega. «No, ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per le valutazioni».
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